Danno estetico e diritto al risarcimento

Il danno estetico rientra nella categoria del danno biologico e si verifica quando un incidente o un altro evento lesivo (come un incidente stradale, un intervento chirurgico errato, un’aggressione o altra causa) provoca alterazioni permanenti dell’aspetto fisico della persona, come cicatrici visibili, deformazioni o amputazioni di parti del corpo.

Anche danni estetici di entità meno grave, ma comunque percepibili e con impatto psicologico, possono essere oggetto di risarcimento.

La valutazione del danno si basa su un sistema di punteggio utilizzato dai tribunali, in particolare le tabelle del Tribunale di Milano, che classificano i danni da 1 a 9 in base alla gravità.

Le conseguenze di un danno estetico si estendono ben oltre l’aspetto fisico, influenzando profondamente la vita quotidiana delle persone colpite, le relazioni sociali, la carriera e il benessere psicologico.

Il trauma psicologico iniziale

Il trauma psicologico iniziale si manifesta attraverso molteplici sintomi che compromettono il benessere mentale della persona danneggiata, che spesso sviluppa:

  • Ansia e depressione
  • Disturbi del sonno
  • Riduzione significativa dell’autostima
  • Alterazione della percezione corporea

Questi disturbi non sono temporanei ma possono stabilizzarsi in un periodo variabile da uno a due anni, configurandosi come un vero e proprio danno biologico di natura psicologica.

Le sfide nelle relazioni personali

Le ripercussioni nelle relazioni personali sono particolarmente significative. Il 45% dei pazienti riporta conseguenze negative a livello relazionale e sociale. Inoltre, molti individui sperimentano difficoltà nel mantenere o stabilire nuove relazioni a causa dell’alterazione della propria immagine corporea.

Il danno morale, strettamente collegato a quello estetico, si manifesta attraverso un profondo disagio psicologico che influisce sulla qualità della vita. Questo può portare a un significativo isolamento sociale e alla perdita della gioia di vivere.

La giurisprudenza italiana riconosce la risarcibilità del danno estetico anche quando è temporaneo, considerando non solo la gravità oggettiva ma anche la percezione soggettiva del danneggiato. Tuttavia, è fondamentale documentare accuratamente sia gli aspetti fisici sia quelli psicologici per ottenere un adeguato riconoscimento del danno subito.

I Tribunali stabiliscono nuovi criteri di valutazione

L’Osservatorio sulla Giustizia Civile di Milano ha stabilito nuovi criteri per la valutazione del danno estetico, introducendo un sistema più completo e dettagliato. Pertanto, i tribunali valutano non solo l’aspetto fisico del danno ma anche le sue ripercussioni psicologiche. La valutazione considera diversi fattori:

  • L’età e il sesso del danneggiato
  • La localizzazione del danno sul corpo
  • L’impatto sulla vita sociale e professionale
  • Le conseguenze psicologiche documentate

La documentazione necessaria per la prova

Per ottenere il risarcimento, è fondamentale presentare una documentazione completa. Il danneggiato deve fornire una perizia medico-legale che certifichi l’entità del danno. Questa valutazione deve includere:

  • Fotografie e referti medici dettagliati
  • Certificazione delle spese sostenute
  • Documentazione delle conseguenze sulla vita quotidiana
  • Relazione sugli aspetti psicologici

La valutazione finale viene effettuata da un consulente tecnico nominato dal Tribunale, che assegna un punteggio di invalidità correlato a un determinato ammontare di risarcimento. Tuttavia, in casi eccezionali, il giudice può modificare gli importi oltre i valori minimi e massimi previsti dalle tabelle.

Il ruolo del consulente tecnico

Il Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) opera come ausiliario del giudice, fornendo supporto tecnico essenziale per la valutazione del caso. In particolare, la legge Gelli-Bianco richiede la presenza di almeno due professionalità: un medico legale e uno specialista nella materia oggetto del procedimento.

Il consulente analizza diversi aspetti:

  • La stabilizzazione biologica delle lesioni
  • Le caratteristiche intrinseche del danno
  • La possibilità di correzione chirurgica
  • L’impatto sulla qualità della vita del paziente

Come si quantifica il danno permanente

La quantificazione del danno permanente segue criteri specifici stabiliti dalle Linee guida SIMLA (Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni). Queste prevedono sei classi di crescente gravità, all’interno delle quali la valutazione viene modulata in base alle caratteristiche morfologiche e al distretto interessato.

Il processo di valutazione considera molteplici fattori, tra cui l’età del danneggiato, il sesso e le circostanze specifiche del caso. Inoltre, per le cicatrici di non esigua estensione, il periodo di stabilizzazione biologica può variare da 6 a 12 mesi, talvolta estendendosi fino a due anni.

La valutazione tiene conto anche dell’ordine di importanza delle lesioni in base alla sede anatomica, partendo dal volto come area più significativa, seguito da collo, mani e altre parti del corpo. Pertanto, il consulente deve considerare non solo l’aspetto estetico ma anche l’eventuale compromissione delle caratteristiche mimiche, gestuali e fonetiche del paziente.

Le vittime ottengono giustizia in Tribunale

Numerosi casi recenti dimostrano come i tribunali italiani stiano riconoscendo risarcimenti significativi per danni estetici.

Le tempistiche del processo legale

I tempi per ottenere un risarcimento variano in base alla complessità del caso. Nelle situazioni più lineari, dove l’azienda ospedaliera o l’assicurazione riconosce la responsabilità, la liquidazione del danno avviene in un periodo compreso tra 90 e 180 giorni. Tuttavia, in caso di procedimento giudiziario ordinario, i tempi si estendono da 3 a 5 anni.

Le strategie vincenti degli avvocati

Per massimizzare le possibilità di successo, gli avvocati specializzati adottano strategie precise:

  • Raccolta accurata delle prove del danno
  • Acquisizione di perizie medico-legali specifiche
  • Valutazione dettagliata dell’impatto sulla vita quotidiana
  • Documentazione completa delle spese sostenute

Inoltre, la Legge Gelli-Bianco del 2017, con le successive modifiche fino al 2025, ha rafforzato la tutela dei pazienti, definendo chiaramente le responsabilità dei professionisti sanitari. Pertanto, la scelta di un avvocato esperto in responsabilità civile diventa fondamentale per valutare il danno subito e selezionare la strategia legale più efficace.

In particolare, gli studi legali specializzati offrono assistenza personalizzata, lavorando per ottenere la migliore soluzione possibile attraverso una profonda comprensione delle metodologie di valutazione del danno e dell’impatto emotivo sul cliente.

La valutazione e il risarcimento del danno estetico rappresentano un campo complesso che richiede un approccio multidisciplinare. Le recenti sentenze dei tribunali italiani dimostrano una crescente attenzione verso gli aspetti psicologici oltre che fisici del danno.

L’esperienza dimostra che il successo di una richiesta di risarcimento dipende dalla qualità della documentazione presentata e dalla competenza dei professionisti coinvolti. Pertanto, risulta fondamentale affidarsi a medici legali qualificati e avvocati specializzati nel settore. Le vittime di danni estetici possono dunque contare su un sistema giuridico che riconosce e tutela i loro diritti, garantendo risarcimenti adeguati alla gravità del danno subito.

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