Quando un inquilino non paga il canone d’affitto, il proprietario si trova in una situazione delicata e stressante. Il mancato pagamento dell’affitto comporta perdite economiche dirette, rischi di contenzioso prolungato e spese legali.
Tuttavia, esistono strumenti giuridici efficaci per tutelare il proprietario, dall’approccio bonario alla riscossione forzata.
Questo articolo offre una guida completa su come recuperare un credito dall’inquilino moroso, illustrando le azioni legali disponibili, i passaggi strategici e il valore aggiunto del supporto di un avvocato esperto.
Indice degli argomenti
- Quando l’inquilino diventa moroso
- Cosa fare quando l’inquilino non paga
- Quando agire legalmente
- Spese condominiali non pagate
- Consigli per evitare morosità future
- Il ruolo dell’avvocato nella tutela del proprietario
- FAQ – Domande frequenti
✅ Quando l’inquilino diventa moroso
Per considerare un inquilino moroso, la legge 431/1998 prevede un ritardo di oltre 20 giorni dal termine previsto nel contratto.
Se ad esempio il contratto prevede il pagamento entro il 5 del mese e il canone non viene versato entro il 25, l’inquilino è formalmente moroso e il locatore può agire legalmente.
⚠️ Attenzione: non è consentito adottare azioni fai-da-te (cambiare serrature, staccare utenze, ecc.): sono reati penali (violazione di domicilio, esercizio arbitrario delle proprie ragioni).
✅ Cosa fare quando l’inquilino non paga
1. Verificare il contratto di locazione
Prima di tutto, è essenziale analizzare attentamente il contratto di locazione. Verifica:
- Clausole relative ai ritardi nei pagamenti
- Termini di risoluzione anticipata
- Garanzie fornite (es. fideiussione bancaria o assicurativa)
2. Sollecitare formalmente il pagamento
Inviare un sollecito scritto, anche tramite PEC o raccomandata A/R, serve come primo passo per dimostrare la volontà di risolvere la questione bonariamente. Il sollecito dovrebbe includere:
- L’importo dovuto
- La data di scadenza
- Un termine per adempiere (es. 7-10 giorni)
3. Proporre una soluzione bonaria
Un accordo stragiudiziale è spesso il metodo più veloce per recuperare almeno una parte del credito. Si può proporre:
- Rateizzazione del debito
- Riduzione parziale con pagamento immediato
- Riconsegna delle chiavi in cambio della rinuncia agli interessi
✅ Quando agire legalmente
Se i tentativi amichevoli falliscono, è necessario agire legalmente. Le principali strade sono:
1. Intimazione di sfratto per morosità
È l’azione più comune:
- Si avvia tramite un avvocato
- Comprende la richiesta di rilascio dell’immobile e il pagamento degli arretrati
- Il giudice può emettere un decreto di sfratto esecutivo
2. Decreto ingiuntivo
Alternativamente, è possibile ottenere un decreto ingiuntivo:
- Serve per ottenere un titolo esecutivo per il solo recupero del credito
- Può essere provvisoriamente esecutivo, accelerando l’esecuzione forzata
3. Esecuzione forzata
Una volta in possesso del titolo esecutivo, il proprietario può procedere a:
- Pignoramento dello stipendio
- Pignoramento del conto corrente
- Sequestro di beni mobili registrati
⚠️ Se l’inquilino è assolutamente nullatenente, il pignoramento può risultare inefficace, ma si può tentare comunque su beni mobili o futuro stipendio.
✅ Spese condominiali non pagate
L’inquilino deve versare anche le spese condominiali, se previsto dal contratto:
- Si richiede per iscritto il versamento entro termine specifico
- In mancanza, è possibile decreto ingiuntivo anche per quote condominiali
- È fondamentale distinguere le spese ordinarie (a carico dell’inquilino) da quelle straordinarie (spesso a carico del proprietario)
✅ Consigli per evitare morosità future
Evitare le morosità in fase preventiva è possibile adottando alcune misure strategiche:
1. Screening dell’inquilino
Effettuare una verifica accurata del potenziale affittuario prima della firma del contratto è fondamentale. Richiedi:
- Documentazione reddituale aggiornata (busta paga, CUD, dichiarazione dei redditi)
- Referenze da precedenti locatori
- Controllo del credit score (se disponibile) o eventuali protesti e pregiudizievoli
2. Garanzie solide
Assicurati di ottenere adeguate garanzie prima della consegna dell’immobile:
- Fideiussione bancaria o assicurativa: una garanzia scritta e vincolante per coprire eventuali inadempimenti
- Deposito cauzionale congruo: al massimo previsto dalla legge (generalmente tre mensilità)
3. Contratto dettagliato e personalizzato
Evita i modelli generici e redigi un contratto che includa:
- Tempi precisi di pagamento
- Modalità di comunicazione e notifiche
- Clausole risolutive espresse in caso di inadempimento
- Richiamo esplicito alle eventuali garanzie
4. Controllo periodico
Mantieni una comunicazione regolare con l’inquilino:
- Invia promemoria delle scadenze
- Verifica ogni mese l’effettiva ricezione del canone
- Intervieni subito in caso di irregolarità
5. Assicurazione affitto
Valuta la sottoscrizione di una polizza assicurativa sui canoni non riscossi:
- Copertura dei canoni non pagati fino a 12 mesi
- Copertura delle spese legali in caso di sfratto
- Protezione anche da danni arrecati all’immobile
6. Redazione di inventario e documentazione fotografica
Prepara un inventario dettagliato e fotografie dell’immobile al momento della consegna:
- Aiuta a prevenire contestazioni su danni
- Rafforza la posizione in caso di contenzioso
✅ Il ruolo dell’avvocato nella tutela del proprietario
Il contributo di un avvocato esperto è determinante per ottimizzare i tempi, minimizzare i rischi e massimizzare le chance di successo. Il suo intervento consente di affrontare le situazioni di morosità in maniera strutturata, evitando passi falsi che potrebbero rallentare o compromettere il recupero del credito.
Cosa può fare l’avvocato:
- Analisi del contratto e delle prove di morosità: l’avvocato verifica la regolarità formale del contratto, la documentazione delle inadempienze e l’idoneità delle prove a supporto di un’azione legale.
- Redazione di diffide e solleciti: invio di comunicazioni formali che interrompono eventuali termini di prescrizione e mettono pressione sull’inquilino.
- Avvio delle procedure di sfratto: preparazione e deposito dell’intimazione di sfratto per morosità, con assistenza durante l’udienza in tribunale.
- Decreti ingiuntivi rapidi: richiesta al giudice per l’emissione di un decreto ingiuntivo, eventualmente provvisoriamente esecutivo, per accelerare il recupero del credito.
- Esecuzione forzata: avvio di azioni esecutive come pignoramenti e sequestri in caso di inadempimento persistente.
- Negoziazione con l’inquilino: gestione di trattative per soluzioni transattive che evitino lunghi contenziosi, massimizzando i risultati.
Vantaggi concreti del supporto legale:
- Riduzione dei tempi di recupero grazie a procedure mirate
- Maggiore efficacia nelle azioni esecutive e nelle trattative
- Assistenza continua in caso di opposizione giudiziaria
- Prevenzione di ulteriori problemi legali con redazione di contratti blindati per le locazioni future
- Serenità per il proprietario, che delega a un professionista la gestione completa della controversia
Potrebbe interessarti anche: Come recuperare un credito dall’ex inquilino moroso
✅ FAQ – Domande frequenti
❓Dopo quanto tempo di ritardo nei pagamenti si può agire?
Già dopo 20 giorni di ritardo.
❓Cosa succede se l’inquilino non risponde ai solleciti?
Si può procedere subito con una diffida formale tramite avvocato e successivamente con sfratto o decreto ingiuntivo.
❓Quanto tempo ci vuole per ottenere uno sfratto?
In media da 3 a 6 mesi, ma può variare in base al tribunale e all’eventuale opposizione dell’inquilino.
❓Posso trattenere la cauzione per coprire i canoni non pagati?
Sì, ma solo a conclusione del contratto e previa verifica degli importi dovuti. Non è uno strumento sostitutivo all’azione legale.
❓Il contratto verbale è valido per agire legalmente?
No, serve un contratto scritto per ottenere un titolo esecutivo e procedere legalmente.
❓Quali documenti servono per il decreto ingiuntivo?
- Contratto di locazione
- Prove del mancato pagamento (es. bonifici mancati, estratti conto)
- Eventuali solleciti inviati
❓Cos’è il termine di grazia?
È una proroga concessa dal giudice (max 90 giorni, 120 se il ritardo è inconsapevole) per pagare le somme.
❓Cosa succede se l’inquilino è nullatenente?
Si possono verificare beni simulati o fare pignoramenti su stipendio o conto corrente.
❓A carico di chi sono le spese legali?
Le anticipa sempre il proprietario, ma se il giudice le riconosce l’inquilino dovrà rimborsare.
👉 Hai un inquilino moroso e vuoi recuperare il tuo credito nel modo più rapido ed efficace?
📌 Affidati a un avvocato esperto che possa tutelare i tuoi interessi e accompagnarti in ogni fase, dalla diffida al recupero forzato.
