Quota di eredità legittima: guida completa ai diritti degli eredi e alle normative vigenti

  • Cos’è la quota di eredità legittima
  • Chi ha diritto alla quota di legittima?
  • A quanto ammonta la quota di legittima
  • Come si calcola la quota di legittima?
  • Testamento e legittima: cosa può fare e non fare il Testatore
  • Cosa fare se la legittima è violata: l’azione di riduzione
  • Come tutelarsi
  • Normative di riferimento sulla quota di legittima
  • FAQ – domande frequenti sulla quota di eredità legittima

Cos’è la quota di eredità legittima

La quota di eredità legittima è una parte del patrimonio che la legge riserva obbligatoriamente a determinati familiari dell’ereditando, detti legittimari, anche contro la volontà espressa in un eventuale testamento.

Questa tutela ha lo scopo di salvaguardare i legami familiari e garantire equità tra gli eredi.

Se stai affrontando una successione ereditaria o vuoi redigere un testamento conforme alla legge, conoscere il funzionamento della quota legittima è essenziale per evitare contenziosi legali, impugnazioni testamentarie o invalidazioni.

Chi ha diritto alla quota di legittima?

La legge, in base agli articoli 536 e seguenti del Codice Civile, identifica come legittimari solo tre categorie di soggetti:

  1. Il coniuge
  2. I figli (legittimi, naturali, adottivi)
  3. Gli ascendenti legittimi (genitori, in assenza di figli)

Altri parenti, come fratelli, sorelle o nipoti, non sono considerati legittimari e non hanno diritto alla quota di legittima.

A quanto ammonta la quota di legittima

La quota di legittima varia in base alla composizione del nucleo familiare del defunto e alla presenza o meno di un testamento.

Ecco i casi più comuni:

✅ 1. Solo coniuge

  • Quota legittima: 1/2 dell’eredità

2. Solo un figlio

  • Quota legittima del figlio: 1/2
  • Il restante 1/2 è disponibile per il testatore

3. Due o più figli

  • Quota legittima complessiva dei figli: 2/3 (da dividersi in parti uguali)
  • Quota disponibile: 1/3

4. Coniuge e un figlio

  • Coniuge: 1/3
  • Figlio: 1/3
  • Quota disponibile: 1/3

5. Coniuge e due o più figli

  • Coniuge: 1/4
  • Figli: 1/2 (da dividersi tra loro)
  • Quota disponibile: 1/4

6. Solo genitori (in assenza di figli e coniuge)

  • Ascendenti (padre e/o madre): 1/3
  • Quota disponibile: 2/3

🔍 Nota bene: la quota disponibile è la parte su cui il testatore può liberamente disporre con un testamento. La quota di legittima, invece, non può essere lesa: in caso contrario, gli eredi legittimari possono agire in giudizio con la riduzione del testamento o delle donazioni fatte in vita.

Come si calcola la quota di legittima?

Il calcolo della quota di legittima prevede:

  1. Determinazione dell’asse ereditario: si somma il patrimonio lasciato dal defunto alle donazioni fatte in vita e si sottraggono i debiti.
  2. Applicazione delle quote: sull’asse ereditario così determinato si applicano le percentuali spettanti ai legittimari, in base alla composizione familiare.

Esempio: se il defunto lascia un patrimonio netto di 500.000 euro e ha donato in vita 100.000 euro, l’asse ereditario è di 600.000 euro. Se lascia un coniuge e un figlio, ciascuno ha diritto a un terzo, ovvero 200.000 euro.

Testamento e legittima: cosa può fare e non fare il Testatore

Il testatore non può disporre liberamente dell’intero patrimonio se vi sono legittimari. Tuttavia, può:

  • Attribuire solo la quota disponibile a chi desidera (anche estranei)
  • Imporre condizioni sulle quote disponibili
  • Premiare un erede legittimario con la disponibile, ma non a scapito degli altri legittimari

Non può invece:

  • Escludere completamente un legittimario
  • Donare in vita beni che riducano la legittima degli altri eredi

Esempio: Mario, coniuge sposato in regime di comunione legale, muore lasciando un patrimonio di 300.000 euro e un testamento che lascia tutto alla moglie. Ha anche un figlio.

Calcolo:

  • Patrimonio ereditario: 300.000 €
  • Quota legittima del figlio: 1/3 → 100.000 €
  • Quota legittima della moglie: 1/3 → 100.000 €
  • Quota disponibile: 1/3 → 100.000 €

Il testamento lesiona il diritto del figlio, che può fare causa per ridurre le disposizioni testamentarie e ottenere la sua parte di legittima.

Cosa fare se la legittima è violata: l’azione di riduzione

Se un legittimario ritiene che la sua quota sia stata lesa da disposizioni testamentarie o donazioni, può agire legalmente tramite azione di riduzione:

  1. Entro 10 anni dall’apertura della successione
  2. Contro gli altri eredi o beneficiari di donazioni
  3. Per ottenere il ripristino della quota legittima attraverso la riduzione delle disposizioni testamentarie o delle donazioni

Come tutelarsi

La materia ereditaria è complessa e ogni situazione familiare è unica. Per questo è fondamentale affidarsi a un avvocato esperto in successioni per:

  • Verificare la correttezza di un testamento
  • Calcolare con precisione la quota di legittima
  • Difendere i tuoi diritti in sede legale
  • Evitare contenziosi tra eredi

Normative di riferimento sulla quota di legittima

Le disposizioni principali si trovano nel Codice Civile, in particolare nei seguenti articoli:

  • Art. 536 c.c. – Legittimari e quote di legittima
  • Art. 556 c.c. – Calcolo della legittima e dell’asse ereditario
  • Art. 557 c.c. – Azione di riduzione
  • Art. 561 c.c. – Effetti dell’azione di riduzione
  • Art. 563 c.c. – Tutela dei terzi acquirenti

Inoltre, la legge n. 219/2012 ha equiparato i figli naturali ai legittimi, eliminando distinzioni nella successione.

❓FAQ – domande frequenti sulla quota di eredità legittima

1. Un figlio può essere escluso dal testamento?

No, a meno che ci sia indegnità (es. gravi reati contro il genitore). Altrimenti può agire legalmente per ottenere la sua quota.

2. E se il defunto non lascia testamento?

Si apre la successione legittima: i beni sono divisi per legge tra coniuge, figli e ascendenti, rispettando comunque le proporzioni previste.

3. Eredità legittima e separazione: il coniuge separato ha diritti?

Sì, se la separazione non è con addebito. Il coniuge separato ha ancora diritto alla legittima. In caso di addebito, i diritti successori decadono.

4. Quanto tempo ho per reclamare la mia quota di legittima?

Hai 10 anni dall’apertura della successione per agire legalmente.

5. Cos’è la quota disponibile?

È la parte del patrimonio che il testatore può liberamente destinare a chiunque, senza intaccare i diritti dei legittimari.

6. I fratelli del defunto hanno diritto alla quota di legittima?

No, solo coniuge, figli e ascendenti sono legittimari.

7. Cosa succede se il testatore esclude un legittimario dal testamento?

Il legittimario può agire legalmente per ottenere la sua quota di legittima attraverso l’azione di riduzione.

8. Le donazioni fatte in vita dal defunto influenzano la quota di legittima?

Sì, le donazioni vengono considerate nel calcolo dell’asse ereditario e possono ridurre la quota spettante ai legittimari.

9. È possibile rinunciare alla quota di legittima?

Sì, ma la rinuncia deve essere espressa formalmente e può avere implicazioni legali significative.

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