Nel diritto successorio, due concetti spesso confusi ma fondamentali sono l’eredità giacente e l’eredità vacante.
Questi istituti giuridici si attivano in situazioni particolari dopo la morte di una persona, quando l’erede non è immediatamente individuabile o quando non esistono eredi legittimi.
Conoscere le differenze tra queste due condizioni, la normativa di riferimento e le implicazioni legali è essenziale per cittadini e potenziali eredi.
✅ Eredità giacente: cos’è e quando si verifica
L’eredità giacente è una situazione temporanea prevista dal Codice Civile. Si verifica quando, in seguito alla morte di una persona, non vi sia un erede immediatamente disponibile oppure gli eredi nominati non abbiano ancora accettato l’eredità.
In tal caso, il Tribunale può nominare un curatore dell’eredità giacente per amministrare il patrimonio.
🛡️ Quando si verifica:
- Nessun erede è ancora subentrato
- L’erede ha rifiutato o non ha manifestato volontà
- Si attende la decisione dell’erede
👨⚖️ Funzioni del curatore:
- Inventario dei beni ereditari
- Gestione e conservazione del patrimonio
- Pagamento dei debiti ereditari
- Rappresentanza legale dell’eredità
📜 Normativa di riferimento
- Art. 528 c.c. – Nomina del curatore
- Art. 529–532 c.c. – Obblighi amministrativi, inventario, cessazione
✅ Il curatore dell’eredità giacente
👤 Chi è e come si nomina
Il curatore è nominato dal tribunale del luogo dell’ultima residenza del de cuius, anche d’ufficio o su istanza, tramite decreto pubblicato a livello locale.
🎯 Compiti principali
Secondo l’art. 529 c.c. ed art. 782–783 c.p.c., ha diversi compiti:
- Inventario dettagliato del patrimonio;
- Conservazione, amministrazione, tutela (anche legale);
- Riscossione crediti e deposito dei fondi;
- Attività di ordinaria e – su autorizzazione – straordinaria amministrazione (es. vendita, investimenti);
- Relazione finale sull’amministrazione compiuta.
⏱️ Decorrenze e limiti
- Può agire fino all’accettazione o rinuncia definitiva.
- Necessita autorizzazione per gli atti straordinari (vendita immobili, mutui, imprese).
- Organizza le comunicazioni obbligatorie all’Agenzia del Demanio.
✅ Eredità vacante: definizione
L’eredità vacante, invece, rappresenta una condizione definitiva in cui nessuno ha accettato l’eredità oppure non esistono eredi.
In questo caso, lo Stato Italiano subentra come erede legittimo, acquisendo l’intero patrimonio.
🛡️ Quando si verifica:
- Non esiste nessun erede legittimo o testamentario.
- Gli eredi esistono ma hanno rinunciato o perso il diritto all’eredità o sono deceduti.
⚠️ Conseguenze:
- Lo Stato entra in possesso dei beni
- Non risponde dei debiti ereditari oltre il valore dei beni
📜 Riferimenti normativi:
- Articolo 586 del Codice Civile: “Quando l’eredità è vacante, è devoluta allo Stato.
✅ Esempi pratici e casi reali
Caso 1: Eredità giacente con curatore
Mario muore senza testamento. I figli si trovano all’estero e non rispondono. Il Tribunale nomina un curatore, che gestisce beni immobili e conti correnti. Dopo 8 mesi, i figli accettano l’eredità e subentrano nella titolarità.
Caso 2: Eredità vacante
Giulia muore senza parenti noti. Nessuno si presenta come erede. Dopo dieci anni, l’eredità viene devoluta allo Stato. I beni vengono gestiti dall’Agenzia del Demanio.
✅ La procedura per eredità giacente
La procedura per dichiarare un’eredità giacente si avvia quando, a seguito della morte di una persona, non vi è stata ancora accettazione da parte di un erede. Può essere attivata da:
- Creditori del defunto, che temono che il patrimonio si deteriori o venga disperso.
- Soggetti interessati come i chiamati all’eredità, un notaio, o l’amministrazione pubblica.
- D’ufficio dal Tribunale, se viene a conoscenza dell’inerzia nella successione.
🚦 Fasi principali:
- Deposito del ricorso presso il Tribunale competente (ultimo domicilio del defunto)
- Nomina del curatore dell’eredità giacente da parte del giudice
- Redazione dell’inventario dei beni ereditari entro un termine perentorio
- Pubblicazione della nomina e comunicazioni a eventuali eredi
- Gestione dei beni da parte del curatore, compreso il pagamento dei debiti, riscossione crediti e conservazione dell’attivo
La procedura resta attiva fino a quando un erede non accetta (anche con beneficio d’inventario) o non rinuncia definitivamente.
✅ La procedura per eredità vacante
La procedura di devoluzione allo Stato avviene quando non viene accettata l’eredità nei termini legali. In questo caso:
- Dopo 10 anni dall’apertura della successione, l’eredità si considera giuridicamente vacante (Art. 480 c.c.)
- Il Tribunale dichiara l’eredità vacante su istanza o anche d’ufficio
- L’Agenzia del Demanio prende in carico l’intero patrimonio ereditario
- I beni vengono censiti, valutati e, in alcuni casi, alienati a favore dell’erario
- I creditori non possono più rivalersi oltre il valore dei beni
La procedura di devoluzione è automatica, ma può essere contestata solo da chi dimostri legittimamente il proprio diritto successorio prima della scadenza dei 10 anni.
✅ Come agire in caso di eredità giacente
Se sei un potenziale erede:
- Informati presso il Tribunale sulla presenza di una procedura di eredità giacente
- Richiedi l’accesso all’inventario dei beni per valutare l’effettiva convenienza.
- Decidi con attenzione se accettare l’eredità puramente o con beneficio d’inventario, per limitare la responsabilità verso i debiti.
- Agisci entro i termini previsti (generalmente 10 anni) per evitare la devoluzione allo Stato.
- Consulta un avvocato esperto in successioni per farti assistere nella procedura e nelle valutazioni patrimoniali.
Se sei un creditore del de cuius:
- Verifica l’avvio della procedura di eredità giacente.
- Presenta il tuo credito al curatore, con documentazione completa.
- Monitora l’evolversi della gestione patrimoniale e considera eventuali azioni legali, se necessarie, per il soddisfacimento del tuo credito.
✅ Eredità vacante: come agire se ritieni di essere un erede legittimo
Se scopri che un parente defunto ha lasciato beni e ritieni di essere un erede, ma l’eredità è stata dichiarata vacante, agisci con urgenza:
- Contatta immediatamente un avvocato esperto in successioni per ricevere una consulenza e capire se puoi ancora intervenire.
- Raccogli tutti i documenti necessari, come certificati di nascita, matrimonio, morte e altri atti anagrafici per dimostrare il tuo legame parentale.
- Presenta un’istanza all’Agenzia del Demanio e al Tribunale competente chiedendo l’interruzione o l’opposizione alla devoluzione.
- Verifica che il termine dei 10 anni non sia ancora decorso: oltre tale limite, non è più possibile reclamare l’eredità.
- Se ottieni il riconoscimento, potrai accettare l’eredità, eventualmente con beneficio d’inventario, e far annullare la vacanza ereditata dallo Stato.
Ricorda: il tempo è essenziale, ritardi nella rivendicazione possono comportare la perdita definitiva dei diritti ereditari.
✅ Implicazioni fiscali e patrimoniali
Tasse di successione:
- In caso di eredità giacente: si applicano solo quando l’erede accetta
- In caso di eredità vacante: lo Stato non paga imposte
Gestione patrimoniale:
- Il curatore deve rendere conto al tribunale
- I beni devono essere conservati e valorizzati
✅ Il quadro normativo
Il Codice Civile prevede disposizioni specifiche per regolare le successioni:
📚 Articoli rilevanti:
- Art. 456 c.c.: apertura della successione
- Art. 480 c.c.: disciplina la prescrizione del diritto di accettare l’eredità
- Art. 528 c.c.: nomina curatore in caso di giacenza
- Art. 529–532 c.c.: obblighi del curatore
- Art. 586 c.c.: eredità vacante: passaggio allo Stato
🏛️ Legislazione complementare
- D.M. 128/2022 – definizione e tracciamento dei beni vacanti
- Disposizioni attuative c.p.c. – autorizzazioni notarili per atti di straordinaria amministrazione
❓ FAQ – Domande frequenti sull’eredità giacente e vacante
L’eredità giacente è una fase temporanea in cui non è ancora chiaro chi accetterà.
L’eredità vacante è definitiva: nessun erede accetta e i beni passano allo Stato.
Il Tribunale competente, su richiesta degli interessati o d’ufficio.
Sì, fino a quando non viene devoluta allo Stato.
Può durare anche anni, ma si chiude con l’accettazione o la rinuncia definitiva degli eredi.
Sì, ma richiede autorizzazione preventiva, rilasciata da notaio o Tribunale (art. 783 c.p.c.).
No, la devoluzione è obbligatoria: lo Stato subentra automaticamente e non può rinunciare.
Attuando una rapida accettazione o rinuncia, nomina dell’esecutore testamentario ed eventualmente accettazione con inventario.
Sì, se dimostri un interesse diretto e un vizio di procedura o incompatibilità.
Nell’eredità giacente, il curatore li gestisce nei limiti dell’attivo.
Nell’eredità vacante, lo Stato risponde solo nei limiti del valore dei beni.
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