Quando una persona cara viene a mancare, oltre al dolore si aggiungono anche numerose responsabilità legate alla gestione dell’eredità.
Una delle domande più comuni è: come posso sapere quali beni possedeva il defunto?
Questa guida ti fornisce tutte le informazioni necessarie, i procedimenti legali, gli strumenti disponibili e l’importanza del supporto di un avvocato specializzato in successioni.
✅ Perché è importante conoscere i beni del defunto
Conoscere l’esatto patrimonio del defunto è fondamentale per:
- Accettare o rinunciare all’eredità con consapevolezza;
- Calcolare correttamente le imposte di successione;
- Evitare responsabilità per debiti ereditari nascosti;
- Rispettare le quote di legittima dei coeredi;
- Prevenire contenziosi familiari.
✅ Come fare per sapere i beni di un defunto
Individuare l’entità e la natura dei beni intestati a una persona deceduta può essere un processo complesso, ma seguendo i giusti passaggi è possibile ottenere un quadro completo del patrimonio ereditario.
Di seguito un approccio strategico, passo dopo passo, per conoscere i beni del defunto:
1. Richiesta di certificato di successione
Il certificato di successione è un documento fiscale utile per identificare ufficialmente gli eredi e i beni dichiarati.
Come ottenerlo:
- Registrati con SPID o CIE sul portale dell’Agenzia delle Entrate;
- Carica la documentazione necessaria (certificato di morte, documenti anagrafici degli eredi);
- Oppure rivolgiti a un avvocato o CAF per delegare la procedura.
Questo documento è il primo punto di partenza per identificare eventuali immobili, conti correnti e quote societarie.
2. Visure catastali e ipocatastali
Una delle verifiche più importanti riguarda la presenza di immobili. Le visure catastali permettono di:
- Verificare la presenza di terreni, fabbricati o pertinenze intestate al defunto;
- Capire se gli immobili sono interamente o parzialmente di proprietà;
- Accertare eventuali vincoli (ipoteche, usufrutti, servitù).
Le visure si possono ottenere:
- Online, tramite il sito Sister o altri servizi digitali autorizzati;
- Di persona, presso l’Ufficio del Territorio dell’Agenzia delle Entrate.
3. Controllo dei conti correnti e investimenti
I conti correnti vengono bloccati al momento della morte dell’intestatario. Per accedere ai dati bancari è necessario:
- Presentare un atto notorio (dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà);
- Dimostrare la propria posizione ereditaria con documentazione ufficiale;
- Rivolgersi alla banca dove si sospetta che il defunto avesse rapporti aperti.
Altri strumenti da consultare:
- CONSOB e CONSAP per titoli e polizze dormienti;
- INPS per verificare TFR, pensioni maturate e contributi non riscossi.
4. Verifica presso il notaio
Il notaio può essere una figura chiave, specialmente se ha ricevuto in deposito un testamento o è stato incaricato per la successione. Attraverso il notaio si possono ottenere:
- Copie autentiche del testamento pubblicato;
- Informazioni su cassette di sicurezza intestate al defunto;
- Atti notarili precedenti che indicano compravendite o donazioni.
5. Ricerca del testamento
Se non è chiaro se il defunto abbia lasciato testamento, è importante:
- Controllare in casa o in luoghi abitualmente utilizzati per custodire documenti;
- Contattare i notai della città di residenza del defunto;
- Verificare nel Registro Generale dei Testamenti.
Una volta rinvenuto, il testamento olografo va pubblicato da un notaio per acquisire efficacia giuridica.
6. Denuncia di successione
Individuate le componenti patrimoniali, si procede alla denuncia di successione.
Serve per:
- Dichiarare i beni ereditati allo Stato;
- Determinare le imposte di successione da versare;
- Formalizzare il trasferimento dei beni (immobili, conti, quote societarie).
✅ Quando è opportuno rivolgersi ad un avvocato
In molti casi, è consigliabile (se non indispensabile) affidarsi a un avvocato esperto in successioni. Questo professionista è in grado di garantire trasparenza, legalità e tutela dei diritti ereditari, soprattutto quando:
- Vi è conflittualità tra eredi, ad esempio sulla spartizione dei beni;
- Si sospetta l’esistenza di beni nascosti o occultati da altri coeredi;
- Il defunto aveva conti, immobili o investimenti all’estero;
- Sono presenti testamenti multipli, non pubblicati o contestati;
- Si vuole evitare responsabilità legate a debiti ereditari occulti.
Come può aiutare un avvocato
Un avvocato può:
- Effettuare indagini patrimoniali incrociando banche dati pubbliche e informazioni notarili;
- Predisporre istanze legali per ottenere accesso a documenti bancari o notarili inaccessibili ai privati;
- Redigere o assistere nella denuncia di successione, evitando errori o omissioni sanzionabili;
- Valutare se è più conveniente accettare con beneficio d’inventario o rinunciare all’eredità;
- Mediare tra gli eredi o rappresentarti in giudizio in caso di contenzioso successorio.
✅ Cosa fare se si scoprono debiti
Durante il processo di verifica patrimoniale, è possibile imbattersi in debiti intestati al defunto (mutui, finanziamenti, cartelle esattoriali, fideiussioni, ecc.). In questi casi è essenziale agire con prudenza.
Le strade possibili:
- Accettazione pura e semplice: accetti l’eredità interamente, inclusi debiti e crediti. Attenzione: ne sarai responsabile anche con il tuo patrimonio personale.
- Accettazione con beneficio d’inventario: accetti solo se i crediti superano i debiti. Il tuo patrimonio personale resta separato.
- Rinuncia all’eredità: rifiuti l’eredità, non acquisisci nulla e non rispondi dei debiti.
Come aiuta l’avvocato
- Analizza le passività potenziali attraverso accessi a Equitalia, CRIF e banche dati;
- Ti guida nella predisposizione dell’inventario per proteggere il tuo patrimonio;
- Ti assiste nella rinuncia ufficiale presso il tribunale competente se necessario;
- Verifica la presenza di coobbligati o garanti per tutelare i tuoi diritti.
✅ Consigli utili
Per gestire al meglio la successione e scoprire tutti i beni del defunto:
- Raccogli ogni documento disponibile, anche quelli apparentemente non rilevanti (estratti conto, lettere bancarie, cartelle esattoriali);
- Contatta le banche principali e l’INPS per verificare eventuali conti, pensioni e indennità;
- Non firmare nulla (accettazione tacita dell’eredità) finché non hai un quadro patrimoniale chiaro;
- Chiedi supporto legale subito se vi sono dubbi o situazioni patrimoniali complesse;
- Condividi le informazioni con gli altri eredi per evitare sospetti e conflitti futuri;
- Verifica la presenza di assicurazioni sulla vita, buoni fruttiferi o investimenti dormienti.
✅ FAQ – Domande frequenti
Solo se sei erede legittimo o testamentario. Serve l’atto notorio e la documentazione che dimostri la tua posizione ereditaria.
Richiedi una visura catastale e ipotecaria, inserendo il codice fiscale del defunto.
Si applicano le norme della successione legittima, che determinano la ripartizione tra parenti stretti.
Dipende dalla complessità del caso.
Dipende dai casi, ma con l’assistenza di un legale, è possibile ottenere un quadro completo in poche settimane.
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