Una volta ricevuta la notifica di un decreto ingiuntivo è fondamentale agire con tempestività e consapevolezza, e l’assistenza di un avvocato specializzato in opposizione al decreto ingiuntivo può fare la differenza.
Le tre opzioni del debitore ingiunto:
- Pagamento: il debitore può scegliere di pagare l’importo richiesto nel decreto ingiuntivo, evitando così ulteriori conseguenze legali, come il pignoramento dei beni.
- Inerzia: se il debitore non fa nulla, il decreto ingiuntivo diventa esecutivo dopo 40 giorni dalla notifica. A questo punto, il creditore può avviare la procedura di pignoramento per recuperare il credito.
- Opposizione: il debitore può contestare il decreto ingiuntivo presentando opposizione entro 40 giorni dalla notifica. L’opposizione è un atto formale con il quale si contesta la pretesa del creditore, adducendo motivazioni specifiche e producendo prove documentali a sostegno delle proprie ragioni.
L’opposizione al decreto ingiuntivo: una scelta strategica
L’opposizione al decreto ingiuntivo è una scelta strategica che deve essere valutata attentamente con l’assistenza di un avvocato. L’avvocato analizzerà la situazione specifica del debitore, valutando la fondatezza delle ragioni dell’opponente e le probabilità di successo dell’opposizione.
Come si propone opposizione a decreto ingiuntivo?
L’opposizione al decreto ingiuntivo si propone con atto di citazione davanti all’Autorità Giudiziaria (Tribunale o Giudice di Pace) che ha emesso il decreto ingiuntivo. L’atto di citazione deve essere presentato per iscritto e deve contenere tutti gli elementi necessari a dimostrare l’infondatezza della pretesa creditoria.
Il giudizio di opposizione
L’opposizione al decreto ingiuntivo instaura un giudizio ordinario di cognizione, una vera e propria causa civile nel corso della quale il giudice valuta tutti gli elementi più approfonditamente. Il giudizio di opposizione può concludersi con:
- Rigetto dell’opposizione: il decreto ingiuntivo diventa esecutivo e il creditore può procedere con il pignoramento dei beni del debitore.
- Accoglimento integrale dell’opposizione: il decreto ingiuntivo viene annullato e il creditore non può più pretendere il pagamento.
- Accoglimento parziale dell’opposizione: l’importo richiesto nel decreto ingiuntivo viene ridotto e il creditore può pretendere solo la somma riconosciuta dal giudice.
L’importanza dell’avvocato nell’opposizione al decreto ingiuntivo
L’opposizione al decreto ingiuntivo è una procedura giudiziaria complessa che richiede una conoscenza approfondita delle norme che regolano la materia. Pertanto, è fondamentale avvalersi di un avvocato specializzato in diritto civile per ottenere una consulenza e un’assistenza adeguata.
L’avvocato, attraverso un’analisi legale approfondita della documentazione presentata dal creditore, verificherà la validità della sua richiesta. Valuterà le opzioni disponibili, se sussistono i presupposti per fare opposizione e le azioni più opportune da intraprendere. In particolare, l’avvocato:
- analizza il decreto ingiuntivo e la documentazione allegata, verificando la sussistenza di eventuali vizi di forma o di sostanza;
- valuta la fondatezza delle ragioni del creditore e le possibilità di successo dell’opposizione;
- redige l’atto di citazione in opposizione, indicando i motivi specifici dell’opposizione e producendo le prove documentali a sostegno delle ragioni del debitore;
- rappresenta il debitore nel giudizio di opposizione, partecipando alle udienze e facendo valere le sue ragioni;
- assiste il debitore in tutte le fasi del processo, fornendo consulenza legale e supporto pratico.
Potrebbe interessarti anche: Quando la cessione del credito è illegittima
Vuoi fare opposizione a un decreto ingiuntivo?
Trova un avvocato