Malasanità: l’Accertamento Tecnico Preventivo

Quando si sospetta un caso di malasanità — come un errore medico, una diagnosi tardiva, un intervento chirurgico mal eseguito o una complicazione evitabile — è fondamentale conoscere gli strumenti legali che permettono di accertare le responsabilità e ottenere un risarcimento equo e tempestivo. Tra questi, l’Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) rappresenta una procedura essenziale, prevista dall’art. 696-bis c.p.c., che consente di svolgere una perizia medico-legale prima di avviare un giudizio ordinario, con l’obiettivo di favorire una conciliazione e ridurre tempi e costi.

L’ATP è oggi una fase indispensabile nella maggior parte delle controversie di responsabilità sanitaria: permette di raccogliere prove solide, avviare un confronto con strutture e assicurazioni e definire il quadro tecnico del caso. Per questo motivo, l’assistenza di un avvocato specializzato in malasanità è determinante per impostare correttamente la procedura, scegliere i consulenti tecnici più adatti e massimizzare le probabilità di ottenere un risarcimento.

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✅ Cos’è l’Accertamento Tecnico Preventivo (ATP)

L’Accertamento Tecnico Preventivo è una procedura giudiziaria disciplinata dall’art. 696-bis del Codice di Procedura Civile. Consiste in una perizia medico-legale preventiva, disposta dal giudice, che permette di verificare l’eventuale responsabilità sanitaria in un caso di sospetta malasanità. Il suo scopo primario è quello di favorire una conciliazione assistita tra il paziente e la struttura sanitaria (o il medico coinvolto) e, quando possibile, evitare un processo civile lungo, complesso e costoso.

✅ Quando si attiva l’Accertamento Tecnico Preventivo

L’ATP si attiva prima dell’avvio di una causa ordinaria e può essere richiesto dal paziente quando:

  • Si sospetta un errore medico che ha causato un danno al paziente.
  • Si desidera ottenere una valutazione tecnica sulla condotta del personale sanitario.
  • Si vuole tentare una conciliazione con la controparte prima di intraprendere un’azione legale completa.

Situazioni più comuni:

  • Interventi chirurgici mal riusciti;
  • Diagnosi errate o tardive;
  • Mancata somministrazione di cure adeguate;
  • Infezioni ospedaliere;
  • Danni permanenti post-terapia.

L’obiettivo è ottenere una valutazione tecnico-scientifica imparziale da parte di un consulente tecnico d’ufficio (CTU) nominato dal giudice.

👉 L’ATP è una condizione di procedibilità per le cause di responsabilità sanitaria, ovvero è obbligatorio tentare questa via prima di avviare un processo civile.

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✅ Come si svolge il procedimento di ATP

Il procedimento di ATP si articola in diverse fasi:

1. Istanza al Tribunale

Il paziente, tramite il proprio avvocato, presenta un ricorso al Tribunale competente, allegando:

  • Documentazione sanitaria
  • Relazione medica di parte
  • Descrizione del danno subito

2. Nomina del CTU

Il giudice nomina un Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU), solitamente un medico legale, che avrà il compito di esaminare il caso.

3. Convocazione delle parti

Tutte le parti coinvolte (paziente, struttura sanitaria, assicurazioni) sono convocate. Possono nominare i propri consulenti tecnici di parte (CTP).

4. Espletamento della consulenza

Il CTU esamina la documentazione, ascolta le parti e, se necessario, visita il paziente. Infine, redige una relazione tecnica.

5. Tentativo di conciliazione

Sulla base della relazione del CTU, si tenta una composizione bonaria. Se fallisce, si può procedere con una causa ordinaria.

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✅ Durata del procedimento

L’accertamento tecnico preventivo ha tempi più rapidi rispetto a una causa ordinaria.

  • Presentazione ricorso: 1-2 settimane
  • Fissazione udienza: 30-60 giorni
  • Svolgimento perizia e relazione CTU: 60-90 giorni
  • Tentativo di conciliazione: entro 6 mesi complessivi

In caso di esito positivo, si ottiene il risarcimento in meno di un anno.

✅ Vantaggi dell’ATP

  • Rapidità: tempi ridotti rispetto a un processo civile;
  • Costi contenuti: spese ridotte rispetto ad un processo civile;
  • Forza probatoria: la perizia può essere usata anche in giudizio;
  • Alto tasso di accordi: molte controversie si risolvono senza processo;
  • Protezione per il paziente: evita ulteriori stress e costi legali.

✅ Consigli utili

  1. Raccogli tutta la documentazione sanitaria: cartelle cliniche, referti, lettere di dimissione.
  2. Non aspettare troppo: i termini di prescrizione per responsabilità medica sono di 10 anni (5 se extracontrattuale).
  3. Consulta un avvocato: rivolgiti a un legale specializzato per una valutazione preliminare del caso.
  4. Segui i consigli del tuo avvocato: affidati alla sua esperienza per prendere le decisioni migliori nel tuo interesse.
  5. Richiedi una perizia: se necessario, il tuo avvocato potrà richiedere una perizia medico-legale per supportare la tua richiesta.
  6. Nomina un CTP qualificato: può fare la differenza nell’esito del procedimento.
  7. Avvia l’ATP: se ci sono i presupposti, il tuo avvocato presenterà il ricorso per l’Accertamento Tecnico Preventivo.

✅ Il ruolo dell’assistenza legale

Affrontare un caso di malasanità richiede competenze specifiche sia in ambito medico che legale. Un avvocato specializzato in responsabilità medica sarà in grado di:

  • Valutare la documentazione medica e identificare eventuali responsabilità.
  • Redigere il ricorso per l’ATP in modo accurato e completo.
  • Scegliere il miglior CTP
  • Assistere durante le fasi del procedimento, inclusi gli incontri con il CTU.
  • Negoziare una conciliazione e massimizzare le possibilità di ottenere un risarcimento

👉 Diversi studi legali operano con formula “a risultato” o “a parcella post-risarcimento“.

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❓ FAQ – Domande frequenti sull’ATP

L’ATP è obbligatorio nei casi di malasanità?

Sì, l’ATP o la mediazione sono condizioni di procedibilità previste per la responsabilità sanitaria. Senza questo passaggio, una causa civile non può essere avviata.

Quanto costa l’Accertamento Tecnico Preventivo?

I costi variano in base alla complessità del caso e alla durata della consulenza tecnica. In genere, risultano inferiori rispetto a una causa civile completa. Parte delle spese può essere recuperata se viene accertata la responsabilità della controparte.

Chi paga le spese del CTU?

In prima battuta il richiedente, ma in caso di accertata responsabilità sanitaria, le spese possono essere rimborsate dalla struttura o dalla compagnia assicurativa.

È possibile affrontare l’ATP senza avvocato?

Tecnicamente sì, ma fortemente sconsigliato. L’ATP è una procedura tecnica che richiede competenze legali e medico-legali: un errore nel ricorso o nella scelta dei consulenti può compromettere l’intero caso.

L’ATP interrompe la prescrizione?

Sì, il ricorso per ATP interrompe i termini di prescrizione del diritto al risarcimento.

Cosa succede se non si raggiunge un accordo?

La relazione del CTU rimane un documento probatorio molto utile e può essere utilizzata nel giudizio civile successivo.

Quanto dura l’ATP nei casi complessi?

Nei casi con molte cartelle cliniche, interventi multipli o danni permanenti gravi, il CTU può richiedere ulteriori approfondimenti e la durata può estendersi fino a 8-12 mesi.

Che differenza c’è tra ATP e mediazione sanitaria?

La mediazione è un tentativo di conciliazione extragiudiziale basato sul dialogo; l’ATP è basato su una perizia tecnica disposta dal giudice. Spesso l’ATP risulta più efficace nei casi di malasanità complessa.

Devo partecipare personalmente alla perizia?

Il paziente può essere convocato dal CTU per una visita medico-legale. La presenza dell’avvocato e del CTP è fondamentale.

Posso ottenere un risarcimento anche senza arrivare al processo?

Sì, in moltissimi casi la conciliazione avviene proprio grazie alla relazione del CTU, senza proseguire con la causa.

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