I diritti del malato al pronto soccorso

Il pronto soccorso rappresenta un punto cruciale del sistema sanitario italiano, dove ogni cittadino ha diritto a ricevere cure tempestive e adeguate.

Tuttavia, le lunghe attese e le violazioni dei diritti dei pazienti sono problematiche sempre più frequenti.

Questo articolo approfondisce i diritti del malato al pronto soccorso, i tempi massimi di attesa previsti dalla normativa, cosa fare se questi non vengono rispettati, e offre consigli pratici per tutelare la propria salute e i propri diritti.

Indice degli argomenti

  • I diritti fondamentali del malato al pronto soccorso
  • Tempi massimi di attesa al pronto soccorso
  • Cosa fare se i tempi di attesa non vengono rispettati
  • Esempi pratici
  • Normativa e giurisprudenza rilevante
  • FAQ – Domande frequenti

✅ I diritti fondamentali del malato al pronto soccorso

La Carta dei Diritti del Malato stabilisce principi fondamentali che ogni struttura sanitaria deve rispettare. Tra questi:

  • Diritto alla competenza: ogni paziente ha diritto a ricevere cure da personale qualificato e adeguatamente formato per l’emergenza-urgenza.
  • Diritto alla tempestività: il paziente ha diritto a permanere in pronto soccorso il tempo minimo indispensabile e comunque non oltre le sei ore necessarie per i trattamenti di stabilizzazione e il sollecito trasferimento ad una sistemazione idonea.
  • Diritto all’informazione: il paziente deve essere informato sui tempi di attesa, sulle procedure in corso e sulle proprie condizioni di salute.

✅ Tempi massimi di attesa al pronto soccorso

La normativa prevede tempi massimi di attesa al pronto soccorso, differenziati in base alla gravità del caso, identificata attraverso il sistema di triage.

  • Codice 1 – Rosso: emergenza con priorità assoluta, ingresso immediato. Pazienti con interruzione o grave compromissione di una o più funzioni vitali
  • Codice 2 – Arancione: urgenza indifferibile, ingresso o rivalutazione infermieristica entro 15 minuti. Pazienti a rischio di rapida compromissione di una o più funzioni vitali.
  • Codice 3 – Azzurro: urgenza differibile, ingresso o rivalutazione entro 60 minuti. Pazienti in condizioni stabili che necessitano di trattamento non immediato.
  • Codice 4 – Verde: urgenza minore, ingresso o rivalutazione entro 120 minuti. Pazienti in condizioni stabili, senza rischio evolutivo
  • Codice 5 – Bianco: non urgenza, ingresso o rivalutazione entro 240 minuti. Pazienti con problemi che non richiedono trattamento urgente o di minima rilevanza clinica.

✅ Cosa fare se i tempi di attesa non vengono rispettati

Se i tempi di attesa superano quelli previsti e ciò comporta un peggioramento delle condizioni di salute del paziente, è possibile intraprendere azioni legali per ottenere un risarcimento.

Passaggi consigliati:

1. Annotare orari e comunicazioni

  • Ora di arrivo al pronto soccorso
  • Ora di assegnazione del codice triage
  • Orario del primo contatto medico
  • Comunicazioni ricevute (eventualmente con nome e qualifica del personale)

2. Richiedere la cartella clinica

È un diritto del paziente ottenere copia della propria documentazione sanitaria.

3. Consultare un legale

Un avvocato specializzato in diritto sanitario può valutare la possibilità di un’azione legale.

4. Attivare la mediazione o ricorrere al giudice

In caso di danno alla salute o alla dignità personale, è possibile:

  • Avviare una mediazione civile sanitaria (obbligatoria per le cause di responsabilità medica)
  • Agire in sede civile per ottenere un risarcimento
  • In caso di lesioni gravi, anche in sede penale

✅ Esempi pratici

Caso 1: Ritardo con codice giallo

Un paziente con dolori toracici persistenti si presenta al pronto soccorso e riceve un codice giallo. Viene visitato dopo oltre 45 minuti. Subisce un infarto miocardico con esiti permanenti. La famiglia ottiene un risarcimento da parte dell’ospedale di 180.000 € tramite transazione extragiudiziale.

Caso 2: Codice bianco mai visitato

Una donna incinta al secondo mese, con forti dolori addominali, attende al pronto soccorso per oltre 6 ore con codice bianco. Alla fine decide di andarsene senza essere visitata. Subisce un aborto spontaneo nelle ore successive. La famiglia denuncia il caso, che porta a una sanzione disciplinare al personale e a una revisione delle procedure interne.

Caso 3: Discriminazione e ritardo per paziente anziano

Un uomo di 82 anni, affetto da demenza senile, resta 9 ore in barella senza visita. La figlia documenta tutto con foto e nota le ore di attesa. Dopo il reclamo, l’ospedale offre un risarcimento conciliativo di 50.000 € e avvia un audit interno per migliorare la gestione dei pazienti fragili.

Caso 4: Codice verde visitato oltre il tempo massimo previsto

Un paziente con codice verde attende 5 ore senza peggioramenti. Nonostante l’attesa superiore ai tempi previsti, se non si verifica un danno alla salute, non sussiste il diritto al risarcimento.

✅ Normativa e giurisprudenza rilevante

La legge tutela il diritto alla salute e prevede sanzioni in caso di violazioni. La Corte di Cassazione ha più volte riconosciuto il diritto al risarcimento per danni derivanti da ritardi nelle cure mediche.

  • Cass. Civ., Sez. III, n. 7260/2013: conferma la responsabilità dell’ospedale per ritardo nella presa in carico di un paziente in codice giallo che ha subito un danno cardiaco. La corte ha riconosciuto il nesso causale tra il ritardo e il peggioramento delle condizioni cliniche.
  • Cass. Pen., Sez. IV, n. 30999/2017: ha stabilito la responsabilità penale per omesso soccorso di un paziente in stato di emergenza non correttamente valutato al triage. Il personale infermieristico e medico è stato condannato per colpa grave.
  • Trib. Roma, Sez. XIII Civile, sent. 18832/2019: condanna un ospedale per lesione del diritto alla salute e alla dignità per aver lasciato un paziente in codice verde senza assistenza per oltre 5 ore, in condizioni di dolore e senza adeguata comunicazione.

✅ FAQ – Domande frequenti

❓Quali sono i tempi massimi di attesa al pronto soccorso?

I tempi variano in base al codice di triage assegnato, da accesso immediato per le emergenze a un massimo di 240 minuti per le non urgenze.

❓Possono rifiutarmi il soccorso se ho un codice bianco?

No, il codice bianco non esclude il diritto alla visita. L’ospedale può eventualmente richiedere un ticket.

❓Cosa posso fare se vengo ignorato al triage?

Richiedi l’intervento dell’infermiere coordinatore o sporgi reclamo presso l’URP.

❓Cosa posso fare se attendo troppo al pronto soccorso?

Documentare l’attesa, richiedere la cartella clinica e consultare un legale.

❓Posso ottenere un risarcimento per l’attesa prolungata?

Solo se l’attesa ha causato un peggioramento delle condizioni di salute o altri danni riconosciuti dalla legge.

✅ Conoscere i propri diritti al pronto soccorso è fondamentale per garantire un’assistenza sanitaria adeguata e tempestiva. In caso di violazioni, è importante sapere come agire per tutelare la propria salute e ottenere giustizia.

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