Infortuni a scuola: responsabilità, risarcimenti e come tutelare i tuoi diritti

Gli infortuni scolastici sono eventi purtroppo frequenti che coinvolgono ogni anno migliaia di studenti in Italia. Cadute durante l’educazione fisica, incidenti in cortile, aggressioni tra alunni o anche semplici disattenzioni: ogni caso può dare luogo a conseguenze fisiche e psicologiche rilevanti.

Ma chi è responsabile quando un minore si fa male a scuola? È possibile ottenere un risarcimento? Se sì, da chi e come?

In questo articolo approfondiamo tutto ciò che c’è da sapere su responsabilità, risarcimento danni e come tutelarsi efficacemente.

  • Infortuni scolastici: un fenomeno diffuso ma sottovalutato
  • Di chi è la responsabilità in caso di infortunio a scuola?
  • Quando si può chiedere il risarcimento dei danni?
  • A chi spetta il risarcimento?
  • Quali danni sono risarcibili?
  • Come agire per ottenere il risarcimento?
  • Quanto tempo si ha per chiedere il risarcimento?
  • Come può aiutarti un avvocato esperto in risarcimento danni scolastici
  • Cosa dice la giurisprudenza: i casi rilevanti

Infortuni scolastici: un fenomeno diffuso ma sottovalutato

Ogni anno si registrano migliaia di infortuni nelle scuole italiane, dalle materne alle superiori.

Secondo i dati INAIL, la maggior parte degli incidenti avviene:

  • durante l’orario scolastico;
  • durante l’attività motoria o sportiva;
  • nel cortile o in ambienti comuni (scale, corridoi, bagni);
  • a causa di comportamenti negligenti o aggressioni tra studenti.

Spesso si tende a considerare questi episodi come “incidenti di percorso”, ma la legge prevede precisi obblighi di vigilanza e sicurezza a carico della scuola e dei suoi operatori.

Di chi è la responsabilità in caso di infortunio a scuola?

Responsabilità della scuola

L’art. 2051 del Codice Civile stabilisce che chi ha in custodia una cosa è responsabile dei danni da essa causati, salvo che provi il caso fortuito. Se l’infortunio è dovuto, ad esempio, a una buca nel cortile o una finestra rotta, la responsabilità può ricadere sull’amministrazione scolastica o sull’ente proprietario dell’edificio. Ciò significa che la scuola (e il Ministero dell’Istruzione, come ente responsabile) può essere ritenuta responsabile per danni subiti da un alunno, se dimostrato che non vi è stata adeguata sorveglianza o sono mancati interventi preventivi.

Responsabilità dell’insegnante

Gli insegnanti hanno l’obbligo di vigilanza sugli studenti durante l’orario scolastico. Secondo l’art. 2048 del Codice Civile, sono responsabili per i danni causati dagli alunni a terzi o a sé stessi, salvo che provino di non aver potuto impedire il fatto. La Cassazione ha più volte ribadito che il docente è tenuto a prevenire comportamenti pericolosi o situazioni di rischio, anche se solo potenziali. Una condotta omissiva può esporre l’insegnante stesso a responsabilità, anche penale nei casi più gravi.

Responsabilità del Dirigente scolastico

Il dirigente scolastico è considerato datore di lavoro e, come tale, responsabile della sicurezza dell’edificio scolastico. Anche se non ha poteri di spesa diretti per la manutenzione, ha l’obbligo di segnalare tempestivamente eventuali situazioni di pericolo agli enti competenti.

Quando si può chiedere il risarcimento dei danni?

Il risarcimento è possibile ogni volta che vi è una lesione (fisica o psicologica) imputabile a una condotta colposa o omissiva della scuola o di chi ne fa parte. Però è necessario dimostrare che:

  • l’incidente è avvenuto durante l’orario scolastico o comunque in ambito scolastico (uscite didattiche, gite);
  • la scuola non ha adottato tutte le misure necessarie per prevenirlo;
  • esiste un nesso causale tra la condotta omissiva e il danno.

A chi spetta il risarcimento?

Il risarcimento spetta:

  • allo studente minorenne, attraverso i genitori;
  • ai genitori stessi, nel caso in cui abbiano subito danni indiretti (es. spese mediche, assistenza, danni morali).

Quali danni sono risarcibili?

I danni risarcibili in caso di infortunio scolastico possono includere:

  • Danno biologico: lesione fisica o psichica accertata;
  • Danno patrimoniale: spese mediche, perdita di opportunità (es. scolastiche o sportive);
  • Danno morale: sofferenza psichica causata dall’infortunio;
  • Danno da perdita di chance: ad esempio, se l’infortunio compromette la carriera scolastica o sportiva.

Come agire per ottenere il risarcimento?

Per ottenere il risarcimento, è consigliabile seguire questi passaggi:

  1. Documentare l’infortunio: raccogliere referti medici, testimonianze e qualsiasi altra prova utile.
  2. Informare la scuola: comunicare tempestivamente l’accaduto all’istituto scolastico.
  3. Verificare la copertura assicurativa: controllare se l’infortunio è coperto dalla polizza assicurativa della scuola.
  4. Presentare la richiesta di risarcimento: inviare una richiesta formale all’istituto scolastico o alla compagnia assicurativa.
  5. Rivolgersi a un legale: se la richiesta non viene accolta, è possibile intraprendere un’azione legale per ottenere il risarcimento.

Quanto tempo si ha per chiedere il risarcimento?

Il termine per richiedere il risarcimento è:

  • 5 anni se si tratta di illecito extracontrattuale (es. danno da struttura);
  • 10 anni se si tratta di responsabilità contrattuale (es. obbligo di vigilanza della scuola);
  • 2 anni per le prestazioni INAIL (decorrono dalla data dell’infortunio).

È consigliabile agire tempestivamente per non perdere prove fondamentali.

Come può aiutarti un avvocato esperto in risarcimento danni scolastici

Rivolgersi a un legale specializzato è fondamentale per:

  • valutare la responsabilità;
  • stimare il valore del danno;
  • avviare la richiesta di risarcimento nel modo corretto;
  • ottenere il massimo indennizzo possibile, anche in tempi rapidi.

Cosa dice la giurisprudenza?

La giurisprudenza ha affrontato numerosi casi di infortuni scolastici, stabilendo principi importanti:

  • Presunzione di responsabilità: in caso di infortunio durante l’orario scolastico, vi è una presunzione di responsabilità a carico dell’istituto scolastico. Spetta alla scuola dimostrare di aver adottato tutte le misure necessarie per evitare il danno.
  • Responsabilità del dirigente scolastico: il dirigente scolastico è responsabile della sicurezza dell’edificio e può essere ritenuto responsabile in caso di infortuni causati da carenze strutturali.
  • Coinvolgimento del Ministero dell’Istruzione: in alcuni casi, la responsabilità può estendersi al Ministero, soprattutto quando si tratta di inadempienze contrattuali legate alla sicurezza e alla vigilanza degli studenti.

Casi rilevanti

📌 Cassazione Civile, Sez. III, sent. n. 9346/2019
La Suprema Corte ha ribadito che l’obbligo di vigilanza della scuola è “di natura contrattuale”, quindi anche in caso di colpa lieve è dovuto il risarcimento.

📌 Cass. Civ. n. 7979/2004
Responsabilità della scuola per infortunio avvenuto durante la ricreazione: è tenuta a dimostrare di aver adottato tutte le misure idonee per impedire l’evento.

📌 Cass. Civ. n. 3074/2020
Scuola condannata per aggressione tra alunni: non è sufficiente l’assenza dell’insegnante per considerare il fatto “imprevedibile”.

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