Diritto di famiglia

Il diritto di famiglia è un settore del diritto civile che regola i rapporti personali e patrimoniali tra i membri di una famiglia. Comprende le norme sul matrimonio e sulle unioni civili, sui diritti e doveri dei coniugi, sulla filiazione e sul rapporto tra genitori e figli, sulle adozioni, sulla tutela dei minori e degli incapaci, sugli aspetti successori legati ai vincoli familiari.

La complessità di questa materia deriva dal fatto che interseca profondamente la sfera personale, emotiva e affettiva delle persone con aspetti giuridici ed economici rilevanti. Le scelte in ambito familiare hanno conseguenze che si protraggono nel tempo e che influenzano la vita quotidiana, il benessere dei figli, la situazione patrimoniale, le prospettive future.

Un avvocato familiarista possiede una specializzazione effettiva in questa materia, frutto di anni di studio, aggiornamento continuo e pratica costante nei Tribunali. Non basta occuparsi occasionalmente di separazioni o divorzi: serve una conoscenza approfondita della normativa, della giurisprudenza di merito e di legittimità, delle prassi processuali che variano da Tribunale a Tribunale, delle tecniche di negoziazione specifiche per le controversie familiari.

Il suo ruolo include la consulenza preventiva, la mediazione e la negoziazione degli accordi, la rappresentanza in giudizio, il coordinamento con professionisti come psicologi, assistenti sociali, CTU e mediatori, nonché l’aggiornamento costante sulla normativa e sugli orientamenti giurisprudenziali.

Il diritto di famiglia italiano ha infatti subito profonde trasformazioni negli ultimi decenni, passando da una concezione gerarchica e rigida dei rapporti familiari a una visione più paritaria e flessibile, costituendo dunque una materia in continua evoluzione ed influenzata dai mutamenti sociali, dalle riforme legislative e dagli orientamenti giurisprudenziali che ridefiniscono diritti e doveri dei membri della famiglia. Di recente la Riforma Cartabia (D. Lgs. 149/2022) ha profondamente innovato le procedure in materia di famiglia e minori, introducendo il rito unificato, modificando i termini processuali, rivedendo le modalità di gestione dei procedimenti. In questo contesto, il supporto di un avvocato familiarista costantemente aggiornato può garantirti un’assistenza conforme alle nuove disposizioni e consapevole delle interpretazioni giurisprudenziali che si stanno consolidando.

La crisi del matrimonio rappresenta probabilmente l’ambito più conosciuto del diritto di famiglia. Quando il rapporto coniugale entra in una fase di rottura insanabile, la legge prevede strumenti giuridici per gestire la separazione dei coniugi e, successivamente, lo scioglimento definitivo del vincolo matrimoniale attraverso il divorzio.

Le Diverse Forme di Separazione

La separazione consensuale si verifica quando i coniugi raggiungono un accordo completo su tutti gli aspetti della separazione: affidamento dei figli, loro mantenimento, eventuale assegno per il coniuge, attribuzione della casa coniugale, divisione dei beni. Anche in questo caso, ciascun coniuge deve essere assistito dal proprio avvocato per garantire che l’accordo tuteli adeguatamente i propri interessi e sia conforme alla legge.

La separazione giudiziale diventa necessaria quando non esiste accordo. Uno dei coniugi deposita un ricorso al Tribunale e sarà il Giudice, dopo aver valutato le prove e ascoltato le parti, a stabilire le condizioni della separazione. L’assistenza di un avvocato matrimonialista esperto è fondamentale per formulare correttamente le richieste, raccogliere le prove necessarie, rappresentare efficacemente i tuoi interessi nelle udienze.

Il Percorso verso il Divorzio

Il divorzio può essere chiesto solo dopo che siano trascorsi determinati termini dalla separazione: 

• sei mesi nella separazione consensuale
• dodici mesi in quella giudiziale

Anche il divorzio può essere congiunto, quando i coniugi concordano sulle condizioni, o contenzioso quando permangono contrasti. Un avvocato divorzista valuta se mantenere l’assetto della separazione o se chiedere modifiche, particolare attenzione richiede l’assegno divorzile che ha presupposti diversi rispetto all’assegno di separazione.

La filiazione è il rapporto giuridico che lega un figlio ai propri genitori. Dal 2013, con la riforma del diritto di famiglia, non esiste più alcuna distinzione tra figli nati nel matrimonio e figli nati fuori dal matrimonio: tutti hanno lo stesso identico stato giuridico e gli stessi diritti.

Riconoscimento di Paternità e Maternità

Per i figli nati fuori dal matrimonio, il riconoscimento può avvenire contestualmente alla dichiarazione di nascita, con atto successivo presso l’ufficiale di stato civile, o anche con testamento. Il riconoscimento è un atto unilaterale e irrevocabile: ciascun genitore può riconoscere il figlio indipendentemente dall’altro.

Quando il riconoscimento non è spontaneo, un avvocato esperto in diritto di famiglia può assistere il genitore o il figlio nell’azione di dichiarazione giudiziale di paternità o maternità. Si tratta di un procedimento in cui il Tribunale, sulla base delle prove raccolte e spesso attraverso l’esame del DNA, accerta il rapporto di filiazione e dichiara la paternità o la maternità anche contro la volontà del genitore biologico.

Disconoscimento e Contestazione della Paternità

In determinate circostanze è possibile contestare la paternità attribuita per legge. Il marito può disconoscere il figlio nato dalla moglie quando prova di non essere il padre biologico. L’azione può essere promossa dal presunto padre, dalla madre o dal figlio stesso, con termini diversi a seconda del soggetto che agisce.

L’avvocato raccoglie le prove necessarie, che oggi si basano principalmente sull’esame del DNA, gestisce il procedimento davanti al Tribunale e tutela gli interessi del proprio assistito. Si tratta di questioni particolarmente delicate che coinvolgono aspetti emotivi profondi e che richiedono grande sensibilità oltre alla competenza tecnica.

Responsabilità Genitoriale

Il riconoscimento o l’accertamento della filiazione comporta l’attribuzione della responsabilità genitoriale, ovvero l’insieme dei doveri e dei diritti che spettano ai genitori nei confronti dei figli: mantenerli, istruirli, educarli, assisterli moralmente, rappresentarli legalmente. Questi doveri prescindono dalla convivenza e dalla relazione tra i genitori, persistendo anche quando questi si separano o non sono mai stati insieme.

Quando due persone non sposate hanno figli insieme e la loro relazione si interrompe, è necessario regolamentare l’affidamento dei minori e le modalità di esercizio della responsabilità genitoriale. Anche se non c’è stata separazione formale, perché non c’è stato matrimonio, le questioni da risolvere sono analoghe.

Affidamento Consensuale

Se i genitori raggiungono un accordo, possono rivolgersi all’ufficiale di stato civile del Comune di residenza per formalizzare l’intesa sull’affidamento, sul collocamento prevalente del minore, sulle modalità di visita dell’altro genitore, sul contributo al mantenimento. Non serve passare dal Tribunale quando l’accordo è completo e non ci sono contrasti.

Tuttavia, anche in questi casi è consigliabile farsi assistere da un avvocato per l’affidamento dei figli per verificare che l’accordo tuteli adeguatamente gli interessi del minore e sia sostenibile nel tempo. Un accordo mal formulato può generare contrasti successivi che richiedono comunque l’intervento del Giudice.

Affidamento Giudiziale

Quando non c’è accordo, è necessario rivolgersi al Tribunale con un ricorso per la regolamentazione dell’affidamento e del mantenimento. Il Giudice, valutando l’interesse superiore del minore, decide a quale genitore affidare prevalentemente il figlio, come regolamentare i rapporti con l’altro genitore, quale contributo economico deve versare il genitore non collocatario.

L’avvocato ti rappresenta in tutte le fasi del procedimento, dalla redazione del ricorso all’udienza presidenziale, dalla fase istruttoria con eventuali consulenze tecniche d’ufficio fino alla sentenza definitiva. Sa quali prove sono rilevanti, come presentare efficacemente le tue richieste, come tutelare concretamente l’interesse dei tuoi figli.

L’adozione è l’istituto giuridico che crea un rapporto di filiazione tra persone che non hanno un legame biologico. L’adozione è finalizzata a garantire una famiglia ai minori che ne sono privi, rispondendo primariamente all’interesse del minore ad avere un ambiente familiare idoneo alla sua crescita.

Adozione Nazionale di Minori

L’adozione legittimante è quella che riguarda minori dichiarati in stato di adottabilità perché in situazione di abbandono, privi di assistenza morale e materiale da parte dei genitori o dei parenti tenuti a provvedervi. Possono adottare le coppie sposate da almeno tre anni, o conviventi da almeno tre anni prima del matrimonio se sposate successivamente, con una differenza di età con l’adottando non inferiore a diciotto anni e non superiore a quarantacinque anni per uno dei coniugi.

Un avvocato esperto in diritto di famiglia assiste la coppia in tutte le fasi del procedimento: dalla dichiarazione di disponibilità all’adozione depositata presso il Tribunale per i Minorenni, agli incontri con i servizi sociali per la valutazione dell’idoneità, all’abbinamento con il minore, all’affidamento preadottivo, fino al decreto definitivo di adozione.

Adozione Internazionale

L’adozione internazionale riguarda minori stranieri residenti all’estero. Le coppie devono ottenere prima l’idoneità dal Tribunale per i Minorenni italiano, poi rivolgersi a un ente autorizzato che gestisce le procedure nel Paese straniero. L’avvocato assiste la coppia sia nella fase italiana che nel coordinamento con le autorità straniere, verificando che tutte le procedure siano conformi alla Convenzione dell’Aja e alle leggi italiane.

Adozione in Casi Particolari

Esistono forme di adozione in casi particolari che non richiedono lo stato di adottabilità e non interrompono i rapporti con la famiglia di origine. Si applicano quando il minore è orfano di entrambi i genitori ed è adottato da un parente entro il sesto grado, quando il minore è figlio del coniuge dell’adottante, quando il minore si trova in situazione di disabilità e viene adottato da chi già se ne prende cura, quando sussiste una situazione di impossibilità di affidamento preadottivo.

L’adozione del figlio del coniuge, detta anche stepchild adoption, è particolarmente rilevante nelle famiglie ricomposte e nelle coppie dello stesso sesso. L’avvocato valuta se esistono i presupposti e assiste l’adottante nel procedimento davanti al Tribunale per i Minorenni.

Dal 2016 l’ordinamento italiano riconosce giuridicamente le unioni civili tra persone dello stesso sesso e le convivenze di fatto sia eterosessuali che omosessuali. Si tratta di forme di relazione affettiva stabile che producono effetti giuridici specifici, anche se diversi dal matrimonio.

Unioni Civili

L’unione civile è una forma di convivenza registrata riservata alle coppie dello stesso sesso, che produce effetti giuridici molto simili al matrimonio. Le parti dell’unione civile hanno gli stessi diritti e doveri reciproci dei coniugi, con alcune differenze specifiche soprattutto in materia di adozione.

Un avvocato esperto in diritto di famiglia può assisterti nella costituzione dell’unione civile, che avviene davanti all’ufficiale di stato civile con le stesse formalità del matrimonio. Può anche assisterti nello scioglimento dell’unione civile, che può avvenire con manifestazione di volontà anche unilaterale davanti all’ufficiale di stato civile se non ci sono figli o accordi patrimoniali da regolare, oppure con procedimento giudiziario nelle situazioni più complesse.

Le questioni patrimoniali, il mantenimento, l’attribuzione della casa, la divisione dei beni seguono le stesse regole previste per il matrimonio. L’avvocato ti guida nella scelta del regime patrimoniale più adatto e nella gestione di tutte le questioni che possono sorgere durante l’unione o al momento del suo scioglimento.

Convivenze di Fatto

La convivenza di fatto è la situazione di due persone maggiorenni, anche dello stesso sesso, unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, coabitanti e aventi dimora abituale comune. A differenza dell’unione civile e del matrimonio, non richiede alcuna registrazione o formalità, esiste di fatto.

La legge riconosce alcuni diritti ai conviventi: diritto di visita e assistenza in caso di malattia o detenzione, possibilità di designare il convivente come rappresentante in caso di incapacità, diritti successori nell’abitazione comune, subentro nel contratto di locazione in caso di morte del convivente intestatario.

L’avvocato può assisterti nella redazione di un contratto di convivenza che regoli gli aspetti patrimoniali della vita comune: contribuzione alle spese, regime di proprietà dei beni acquistati, modalità di divisione in caso di cessazione della convivenza. Il contratto deve essere redatto in forma scritta con autentica notarile o sottoscrizione davanti all’avvocato, e può essere registrato presso il Comune.

Quando un minore si trova in situazione di pregiudizio o quando i genitori non sono in grado di svolgere adeguatamente la loro funzione, l’ordinamento prevede interventi di tutela che possono giungere fino alla limitazione o alla sospensione della responsabilità genitoriale.

Affidamento ai Servizi Sociali

Quando il minore si trova in una situazione di difficoltà familiare che non richiede l’allontanamento immediato ma necessita di un supporto educativo e di controllo, il Tribunale per i Minorenni può disporre l’affidamento del minore ai servizi sociali. Il minore resta presso la famiglia di origine, ma i servizi sociali vigilano sulla situazione, supportano i genitori e riferiscono periodicamente al Tribunale.

Un avvocato familiarista per la tutela dei minori può assistere i genitori che vogliono opporsi a questo provvedimento o che vogliono chiederne la revoca quando la situazione è migliorata. Può anche assistere i parenti o altri soggetti interessati che segnalano situazioni di pregiudizio per il minore.

Allontanamento del Minore e Affidamento Etero-Familiare

Quando la permanenza del minore in famiglia costituisce un grave pregiudizio per la sua incolumità psicofisica, il Tribunale può disporre l’allontanamento dalla famiglia di origine e il collocamento presso parenti idonei, presso una famiglia affidataria o presso una comunità educativa.

Si tratta di provvedimenti molto gravi che incidono profondamente sulla vita del minore e della famiglia. L’avvocato che assiste i genitori deve dimostrare che le condizioni per l’allontanamento non sussistono o che sono venute meno, presentando prove concrete del miglioramento della situazione familiare. L’avvocato che assiste i parenti affidatari li guida nella gestione degli aspetti giuridici dell’affidamento e nella relazione con i servizi sociali.

Decadenza dalla Responsabilità Genitoriale

Nei casi più gravi, quando il genitore viola gravemente i doveri verso il figlio o lo maltratta, lo trascura o dà esempio di comportamenti gravemente pregiudizievoli, il Tribunale può pronunciare la decadenza dalla responsabilità genitoriale. Il genitore decaduto perde tutti i diritti sui figli, incluso quello di vederli, e viene escluso dalla successione dei figli.

L’avvocato assiste sia chi chiede la decadenza, dimostrando la gravità dei comportamenti del genitore, sia chi si oppone a questa richiesta, provando che i fatti contestati non sussistono o non hanno la gravità necessaria per giustificare una misura così drastica.

Quando una persona maggiorenne si trova in condizione di incapacità di provvedere ai propri interessi per infermità fisica o psichica, l’ordinamento prevede strumenti giuridici per la sua protezione: l’amministrazione di sostegno, l’interdizione e l’inabilitazione.

Amministrazione di Sostegno

L’amministrazione di sostegno è lo strumento più flessibile e meno invasivo. Viene nominato un amministratore che assiste o rappresenta il beneficiario negli atti specificati nel decreto di nomina, mentre questi conserva la capacità di compiere autonomamente tutti gli altri atti. Si adatta alle concrete esigenze della persona, limitando la restrizione della capacità al minimo necessario.

Un avvocato esperto in diritto di famiglia può assisterti nella richiesta di nomina dell’amministratore di sostegno per un tuo familiare, presentando il ricorso al Giudice Tutelare con la documentazione sanitaria che attesta l’incapacità. Può anche assisterti se sei stato nominato amministratore, guidandoti nei tuoi doveri di rendicontazione e nella gestione degli atti per conto del beneficiario.

Interdizione

L’interdizione è la misura più grave, riservata a chi si trova in condizioni di abituale infermità di mente tale da renderlo totalmente incapace di provvedere ai propri interessi. L’interdetto perde completamente la capacità di agire e tutti i suoi atti devono essere compiuti dal tutore nominato dal Tribunale.

L’avvocato assiste nel procedimento di interdizione, che si svolge davanti al Tribunale ordinario e richiede l’accertamento medico-legale delle condizioni dell’interdicendo. Può assistere sia chi chiede l’interdizione per proteggere un familiare, sia chi si oppone ritenendo la misura sproporzionata rispetto alle reali condizioni della persona.

Inabilitazione

L’inabilitazione è una misura intermedia per chi, pur essendo in condizioni di infermità mentale, conserva un certo grado di capacità di intendere e volere. L’inabilitato conserva la capacità di compiere gli atti di ordinaria amministrazione, mentre per quelli di straordinaria amministrazione necessita dell’assistenza del curatore.

Oggi l’inabilitazione è poco utilizzata perché l’amministrazione di sostegno consente di ottenere risultati analoghi con maggiore flessibilità e minore stigmatizzazione della persona protetta.

Il diritto successorio è strettamente connesso ai rapporti familiari, poiché la legge riserva una quota del patrimonio del defunto ai familiari più stretti, indipendentemente dalla volontà espressa in testamento.

Successione Legittima e Testamentaria

Quando una persona muore senza aver fatto testamento, il patrimonio si devolve secondo le regole della successione legittima, che privilegiano il coniuge e i discendenti, poi gli ascendenti e i collaterali. Un avvocato esperto in successioni familiari ti assiste nell’accettazione dell’eredità, nella ricostruzione del patrimonio ereditario, nella divisione tra i coeredi.

Anche quando esiste un testamento, l’avvocato verifica che questo rispetti i diritti dei legittimari, ovvero quelle persone a cui la legge riserva una quota minima del patrimonio: coniuge, figli, e in loro mancanza genitori. Se il testamento lede i diritti dei legittimari, questi possono impugnarlo con l’azione di riduzione.

Donazioni e Tutela dei Legittimari

Le donazioni fatte in vita possono incidere sulla successione se ledono i diritti dei legittimari. L’avvocato valuta se le donazioni effettuate dal defunto hanno intaccato la quota di riserva e, in caso affermativo, assiste nell’azione di riduzione delle donazioni lesive.

Particolare attenzione richiedono le donazioni tra coniugi e le donazioni ai figli, che spesso vengono effettuate in vista della successione. L’avvocato ti consiglia sulle modalità più appropriate per trasmettere il patrimonio ai figli, considerando anche gli aspetti fiscali e la tutela delle ragioni di ciascun erede.

Patto di Famiglia

Il patto di famiglia è un contratto con cui l’imprenditore trasferisce in vita l’azienda o le quote societarie a uno o più discendenti, liquidando gli altri legittimari. Si tratta di uno strumento utile per pianificare la successione aziendale evitando la frammentazione dell’impresa alla morte dell’imprenditore.

L’avvocato redige il patto di famiglia, che deve essere stipulato per atto pubblico con la partecipazione di tutti i legittimari, e ne cura tutti gli aspetti patrimoniali e fiscali in collaborazione con commercialisti e notai.

Alcuni comportamenti che violano gravemente gli obblighi derivanti dai rapporti familiari sono puniti penalmente. Un avvocato di famiglia con competenze anche in diritto penale può assisterti sia nella denuncia di questi reati, sia nella difesa se sei accusato.

Violazione degli Obblighi di Assistenza Familiare

Il mancato versamento dell’assegno di mantenimento stabilito dal Giudice costituisce il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare (art. 570 c.p.). Quando l’inadempimento è reiterato e il coniuge o i figli si trovano in stato di bisogno, è possibile sporgere denuncia penale oltre che agire civilmente per il recupero delle somme.

L’avvocato valuta se sussistono i presupposti del reato, assiste nella presentazione della denuncia, si costituisce parte civile nel processo penale per ottenere anche il risarcimento del danno. Se invece assisti chi è accusato, verifica se l’inadempimento è giustificato da impossibilità economica oggettiva, che esclude la punibilità.

Sottrazione di Minore

Quando un genitore sottrae il figlio minore all’altro genitore affidatario o collocatario, o comunque impedisce l’esercizio della responsabilità genitoriale, può configurarsi il reato di sottrazione di minore (art. 574-bis c.p.). Si tratta di situazioni drammatiche in cui spesso il minore viene portato all’estero rendendo molto difficile il suo recupero.

L’avvocato collabora con le autorità giudiziarie italiane e straniere per il rintracciamento del minore e il suo rimpatrio, avvalendosi degli strumenti previsti dalla Convenzione dell’Aja sulla sottrazione internazionale di minori. Parallelamente gestisce anche gli aspetti penali della vicenda.

La mediazione familiare è uno strumento alternativo al contenzioso giudiziario, particolarmente utile nelle controversie familiari dove è importante preservare per quanto possibile la relazione tra le parti, soprattutto quando ci sono figli coinvolti.

Un mediatore familiare è un professionista neutrale, spesso psicologo o avvocato con formazione specifica, che aiuta la coppia in crisi a comunicare costruttivamente e a raggiungere accordi condivisi su affidamento dei figli, aspetti economici e organizzazione pratica della vita dopo la separazione.

L’avvocato di famiglia può consigliarti di tentare la mediazione prima di avviare un contenzioso, valutando se nel tuo caso specifico esistono le condizioni per un percorso mediativo. Può anche assisterti durante la mediazione, verificando che gli accordi raggiunti tutelino i tuoi diritti, e formalizzando poi legalmente gli accordi attraverso la negoziazione assistita o l’omologazione in Tribunale.

In alcuni procedimenti la mediazione è obbligatoria prima di poter adire il Giudice, come previsto dalla normativa vigente per determinate controversie civili e commerciali, anche se non specificamente per quelle familiari.

I costi dell’assistenza legale in materia di diritto di famiglia variano considerevolmente in base alla tipologia di questione, alla sua complessità e alla procedura necessaria. È importante comprendere fin dall’inizio quale investimento economico comporta affrontare una questione familiare con adeguata tutela legale.

Modalità di Compenso

Gli avvocati familiaristi strutturano i loro compensi secondo diverse modalità. Per le consulenze e i pareri legali si applica generalmente un compenso orario o forfettario concordato in anticipo. La prima consulenza è spesso offerta a tariffa agevolata o, in alcuni casi, gratuitamente per valutare la situazione e fornire un preventivo personalizzato.

Per le procedure consensuali come separazioni o divorzi concordati, negoziazioni assistite, adozioni non contestate, molti professionisti applicano un compenso forfettario che copre tutte le attività necessarie fino alla conclusione della pratica. Questo sistema offre certezza sui costi e facilita la pianificazione delle spese.

Nelle controversie contenziose come separazioni o divorzi giudiziali, affidamenti contestati, cause per il mantenimento, i compensi sono generalmente più elevati e possono essere strutturati per fasi processuali: un compenso per la fase introduttiva, uno per la fase istruttoria, uno finale per la decisione. In alternativa, alcuni professionisti propongono un compenso omnicomprensivo per grado di giudizio.

Per il recupero di assegni di mantenimento non pagati o per cause risarcitorie, è spesso possibile concordare un compenso che includa una quota di risultato, con l’avvocato che percepisce una percentuale su quanto effettivamente recuperato oltre a un compenso base ridotto.

Fattori che Influenzano i Costi

Diversi elementi incidono sulla determinazione del compenso finale. La complessità della questione è il fattore principale: un’adozione consensuale costa molto meno di un’adozione contestata, una separazione consensuale costa meno di una giudiziale con affidamento conteso e patrimoni articolati da dividere.

Il livello di conflittualità tra le parti influisce significativamente: quando esiste dialogo e disponibilità a negoziare, le attività necessarie sono contenute. Quando invece il conflitto è aspro e ogni aspetto viene contestato, le attività si moltiplicano con conseguente aumento dei costi.

La presenza di questioni patrimoniali complesse come immobili multipli, aziende, partecipazioni societarie, richiede l’intervento di consulenti tecnici e aumenta notevolmente i tempi e i costi. Anche la presenza di profili internazionali, come nelle adozioni internazionali o nelle separazioni di coppie di nazionalità diverse, comporta attività aggiuntive che si riflettono sui compensi.

Investire nella Consulenza Preventiva

Molte persone sottovalutano l’importanza di una consulenza legale tempestiva, preferendo affrontare da sole le fasi iniziali di una questione familiare. Questo approccio può rivelarsi controproducente e più costoso nel lungo periodo. Una consulenza preventiva permette di comprendere i propri diritti e doveri, valutare le diverse opzioni disponibili, evitare errori che potrebbero compromettere la propria posizione.

Affrontare una questione familiare con una strategia chiara fin dall’inizio, evitando passi falsi nelle fasi preliminari, può ridurre significativamente i costi complessivi e i tempi necessari per raggiungere una soluzione. Accordi mal formulati, documentazione incompleta o errori procedurali possono generare contenziosi successivi ben più costosi della consulenza che li avrebbe evitati.

Patrocinio a Spese dello Stato

Chi ha un reddito inferiore a determinate soglie, aggiornate annualmente, può accedere al patrocinio a spese dello Stato per le controversie familiari. Questo istituto permette di essere assistiti da un avvocato con i costi a carico dello Stato, garantendo il diritto di difesa anche a chi non dispone di risorse economiche sufficienti.

L’avvocato verifica se hai i requisiti reddituali per l’ammissione al patrocinio e ti assiste nella presentazione della domanda. Esistono anche ipotesi di esenzione dal contributo unificato e dalle spese processuali per chi versa in condizioni economiche disagiate.