Proposta di assunzione: guida per lavoratori e datori di lavoro

La proposta di assunzione è uno strumento fondamentale nel diritto del lavoro: rappresenta il momento in cui datore e candidato manifestano l’intenzione di instaurare un rapporto di lavoro, definendo condizioni, obblighi reciproci e responsabilità in caso di mancato rispetto. Sebbene spesso trattata come un semplice atto preliminare, la proposta di assunzione può avere effetti vincolanti paragonabili a un vero e proprio contratto, con importanti conseguenze giuridiche per entrambe le parti.

Comprendere quando la proposta diventa vincolante, quali clausole inserirvi, quali rischi corrono datore e lavoratore in caso di revoca o inadempimento e come interpretare la giurisprudenza più recente è essenziale per evitare errori, contenziosi e perdite economiche. Questa guida completa è pensata sia per i lavoratori che per i datori di lavoro e offre una panoramica chiara, aggiornata e pratica, utile anche a chi ha bisogno di un primo orientamento prima di rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto del lavoro.

🧭 Cos’è una proposta di assunzione

Una proposta di assunzione è un atto con cui un datore di lavoro manifesta formalmente la volontà di assumere una persona, indicando le principali condizioni del futuro rapporto di lavoro.

Quando firmata da entrambe le parti, assume il valore di un contratto preliminare vincolante per entrambi i sottoscrittori.

Per essere efficace una proposta di assunzione dovrebbe includere:

  • Dati delle Parti: informazioni complete del datore di lavoro e del candidato
  • Data di inizio: specifica del giorno in cui inizierà il rapporto di lavoro
  • Tipologia di contratto: a tempo determinato, indeterminato o altro
  • Inquadramento e mansioni: livello, qualifica e descrizione delle attività previste
  • Retribuzione: importo e modalità di pagamento
  • Sede di lavoro: luogo dove si svolgerà l’attività lavorativa
  • Periodo di prova: durata e condizioni, se previsto

Le proposte di assunzione possono includere clausole accessorie, come:

  • Patto di non concorrenza: limita l’attività lavorativa del dipendente dopo la cessazione del rapporto. Deve essere redatto per iscritto, prevedere un compenso specifico e avere limiti di durata, oggetto e ambito territoriale.
  • Clausola di riservatezza: obbliga il lavoratore a non divulgare informazioni sensibili dell’azienda.

Tali clausole devono essere formulate con attenzione per essere valide e non ledere i diritti delle parti.

⚖️ Valore legale della proposta di assunzione

Da un punto di vista giuridico, la proposta di assunzione rientra nella categoria degli atti unilaterali recettizi.

Secondo l’art. 1326 del Codice Civile, la proposta contrattuale vincola chi la formula fino a che:

  • Non viene revocata prima dell’accettazione
  • Non scade il termine per accettarla

Se la proposta è formulata in modo dettagliato e il candidato la accetta, il contratto è considerato perfezionato anche se l’assunzione non è ancora stata formalizzata.

🔍 Obblighi delle parti

Per il datore di lavoro

Una volta firmata la proposta di assunzione, il datore di lavoro è tenuto a:

  • Rispettare le condizioni pattuite
  • Formalizzare il contratto di lavoro
  • Comunicare l’assunzione agli Enti competenti

Per il lavoratore

Il lavoratore, dal canto suo, ha l’obbligo di:

  • Presentarsi al lavoro nella data stabilita
  • Rispettare le condizioni pattuite nella proposta

In caso di inadempienza, si può configurare un danno per il datore di lavoro, anche solo in termini organizzativi, e il lavoratore potrebbe essere tenuto ad un risarcimento.

🤔 È possibile revocare una proposta di assunzione?

Da parte del datore:

Sì, ma solo prima dell’accettazione del candidato. Se la proposta viene revocata dopo l’accettazione, il datore può essere chiamato a:

  • Indennizzare il lavoratore per danni patrimoniali (es. rinuncia ad altri lavori)
  • Pagare l’intero periodo previsto nel contratto (in caso di contratto già perfezionato)

Da parte del lavoratore:

Può rifiutare prima dell’accettazione o revocare entro i termini previsti, ma dopo l’accettazione può esserci responsabilità per inadempimento.

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📢 Conseguenze del mancato rispetto della proposta di assunzione

Secondo l’articolo 1337 del Codice Civile, le parti devono comportarsi secondo buona fede durante le trattative precontrattuali. Se una parte interrompe ingiustificatamente le trattative dopo aver indotto l’altra a confidare nella conclusione del contratto, può essere ritenuta responsabile per i danni causati.

Conseguenze per il datore di lavoro

  • Rifiuto dell’assunzione: se il datore non rispetta l’impegno preso, il lavoratore può richiedere un risarcimento per il danno subito. La giurisprudenza ha stabilito che in caso di mancata assunzione, il risarcimento può essere pari al 50% degli emolumenti che il lavoratore avrebbe percepito.
  • Assunzioni obbligatorie: in situazioni in cui l’assunzione è obbligatoria per legge, come nel caso di categorie protette, il rifiuto ingiustificato può comportare il diritto al risarcimento integrale del danno.

Conseguenze per il lavoratore

  • Mancata presa di servizio: se il lavoratore non si presenta al lavoro alla data concordata, può essere tenuto a pagare una penale prevista nella lettera di assunzione
  • Violazione della buona fede: la mancata comunicazione di informazioni rilevanti o la presentazione di documenti falsi durante il processo di assunzione può giustificare la revoca dell’offerta di lavoro.
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📚 Esempi pratici

Caso 1: Lettera di impegno non rispettata

Un candidato riceve una lettera di impegno all’assunzione, lascia il precedente lavoro, ma l’azienda ritira l’offerta. Il lavoratore può richiedere un risarcimento per le perdite subite, come stabilito dalla giurisprudenza.

Caso 2: Il lavoratore non si presenta al lavoro

Un dirigente accetta un’offerta di lavoro con decorrenza posticipata, ma decide di non prendere servizio alla data concordata. La lettera di assunzione prevedeva una clausola penale in caso di mancata presa di servizio. Il Tribunale di Forlì ha ritenuto legittima la richiesta dell’azienda di ottenere il pagamento della penale.

Caso 3: Il datore di lavoro revoca l’offerta dopo l’accettazione

Un candidato firma la lettera di assunzione, ma il datore di lavoro scopre che il candidato ha fornito informazioni false durante il processo di selezione. Il Tribunale di Milano ha stabilito che la revoca dell’offerta era legittima a causa della violazione dell’obbligo di buona fede da parte del candidato.

🔑 Come prevenire problemi: consigli utili

Formalizzare sempre per iscritto ogni accordo di assunzione

Includere clausole specifiche per tutelarsi in caso di inadempienza

Verificare le clausole contenute nella lettera e richiedere chiarimenti prima di firmare

Conservare tutte le comunicazioni (email, messaggi, documenti)

Consultare un esperto legale per la redazione di clausole accessorie o in caso di revoche o modifiche dell’accordo

👩‍⚖️ Il ruolo della consulenza legale

Un avvocato specializzato in diritto del lavoro può offrire assistenza preziosa in diverse fasi:

  • Revisione della lettera di assunzione: per assicurarsi che tutte le clausole siano chiare e conformi alla legge
  • Consulenza in caso di controversie: fornendo orientamento su come procedere legalmente
  • Rappresentanza legale: in tribunale o durante le negoziazioni con la controparte
Se devi firmare, revocare o contestare una proposta, richiedi una consulenza legale preventiva.
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FAQ – domande frequenti

Quanto è vincolante una proposta di assunzione firmata via email o PDF?

È vincolante se contiene gli elementi essenziali del futuro contratto (ruolo, retribuzione, data inizio, condizioni). La forma elettronica è valida purché sia identificabile il mittente.

Quando una proposta di assunzione diventa un contratto preliminare?

Quando lavoratore e datore l’hanno firmata e sono presenti gli elementi essenziali. Dal punto di vista legale, equivale a un impegno vincolante a stipulare il contratto definitivo.

Cosa fare se il datore revoca la proposta dopo che ho lasciato il mio vecchio lavoro?

Potrebbe configurarsi un danno risarcibile. È importante raccogliere email, messaggi, tempistiche e richiedere subito una valutazione legale del caso.

Il lavoratore può tirarsi indietro dopo aver accettato una proposta?

Solo prima dell’accettazione. Dopo, la rinuncia può comportare responsabilità per danni, soprattutto se la proposta contiene una clausola penale.

È possibile chiedere il risarcimento per perdita di chance lavorative?

Sì, la giurisprudenza ammette il risarcimento dei danni subiti quando una parte ha fatto legittimo affidamento sulla proposta (es. rifiuto di altre offerte).

Cosa succede se il datore “posticipa” l’assunzione senza motivo?

Il rinvio ingiustificato può configurare responsabilità precontrattuale o contrattuale. Ogni caso va analizzato da un avvocato esperto.

Quanto tempo è valido il termine per accettare una proposta?

Se non indicato, si applica un termine “ragionevole”, stabilito in base alle circostanze. La valutazione varia caso per caso.

Conclusione

La proposta di assunzione è un passaggio decisivo e spesso sottovalutato nella nascita di un rapporto di lavoro. Conoscere le implicazioni legali, gli obblighi reciproci e i rischi legati al mancato rispetto dell’accordo è essenziale sia per i datori che per i lavoratori. Una corretta gestione della proposta — dalla redazione all’accettazione, fino agli eventuali contenziosi — può prevenire errori costosi e tutelare i tuoi diritti.

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