Assicurazione per infortuni sul lavoro: tutto quello che devi sapere

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Cos’è l’assicurazione per infortuni sul lavoro?

L’assicurazione per infortuni sul lavoro è una forma di tutela obbligatoria prevista dalla legge, finalizzata a proteggere i lavoratori da lesioni, malattie o eventi traumatici subiti durante l’attività lavorativa.

Questa assicurazione è gestita dall’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro).

Ogni datore di lavoro è obbligato a iscrivere i propri dipendenti all’INAIL e a versare i relativi contributi.

Lo scopo principale è garantire un sostegno economico e assistenziale in caso di incidente sul lavoro o malattia professionale, tutelando non solo la salute del lavoratore, ma anche la stabilità economica della sua famiglia.

Cosa copre l’INAIL?

L’INAIL copre una vasta gamma di situazioni legate agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali. Le principali coperture includono:

1. Indennità per inabilità temporanea

In caso di infortunio che impedisca temporaneamente di lavorare, l’INAIL eroga un’indennità giornaliera pari al 60% della retribuzione giornaliera a partire dal 4° giorno successivo all’infortunio fino alla guarigione clinica.

2. Rendita per inabilità permanente

Se l’infortunio provoca una riduzione permanente della capacità lavorativa superiore al 6%, il lavoratore ha diritto a una rendita vitalizia proporzionata alla percentuale di invalidità riconosciuta.

3. Indennizzo in capitale

Per inabilità comprese tra il 6% e il 15%, l’INAIL riconosce un indennizzo una tantum.

4. Prestazioni sanitarie

L’INAIL provvede anche alle cure mediche, chirurgiche e riabilitative necessarie per il recupero del lavoratore, comprese le protesi.

5. Prestazioni per i familiari in caso di morte

In caso di decesso del lavoratore, i familiari superstiti (coniuge, figli, genitori) possono ricevere una rendita e il rimborso delle spese funerarie.

È importante notare che l’INAIL copre anche i lavoratori non regolarmente assicurati, grazie al principio dell’automaticità delle prestazioni.

Cosa NON copre l’assicurazione obbligatoria INAIL?

Nonostante la sua ampia portata, l’assicurazione INAIL presenta alcune limitazioni importanti:

1. Comportamento doloso o colposo grave

Se l’infortunio è causato da un comportamento intenzionalmente scorretto o negligente grave da parte del lavoratore, l’INAIL può rifiutare la copertura.

2. Attività non lavorative

Eventuali incidenti avvenuti fuori dall’orario o dai luoghi di lavoro, salvo casi particolari come l’infortunio in itinere (durante il tragitto casa-lavoro), non rientrano nella copertura.

3. Danni morali ed esistenziali

L’INAIL non riconosce danni morali, esistenziali o biologici non direttamente connessi alla capacità lavorativa. Per ottenere tali risarcimenti, è spesso necessario agire in sede civile.

4. Responsabilità civile del datore di lavoro

Se l’infortunio è causato da una grave negligenza del datore di lavoro (come la mancata adozione di misure di sicurezza), l’INAIL potrebbe comunque non coprire interamente il danno subito.

Esempi pratici

🔹 Esempio 1: Infortunio in cantiere

Marco, operaio edile, cade da un’impalcatura non protetta. L’INAIL riconosce una rendita del 12%. Tuttavia, il danno subito è molto maggiore. Con l’aiuto di un avvocato, Marco ottiene un risarcimento integrativo di 45.000 euro dal datore di lavoro per negligenza.

🔹 Esempio 2: Negazione dell’infortunio

Laura, impiegata in smart working, si fa male scendendo le scale durante la pausa. L’INAIL rigetta la domanda. Un avvocato riesce a dimostrare il nesso causale con l’attività lavorativa e ottiene il riconoscimento dell’infortunio in itinere.

🔹 Esempio 3: Malattia professionale non riconosciuta

Giuseppe sviluppa una tendinite cronica dovuta a movimenti ripetitivi in fabbrica. L’INAIL nega il nesso causale. Dopo la consulenza legale e una perizia medica indipendente, l’INAIL rivede la sua posizione e concede l’indennizzo.

🔹 Esempio 4: Infortunio causato da comportamento doloso

Un lavoratore si ferisce intenzionalmente per ottenere l’indennizzo. In questo caso, l’INAIL esclude la copertura per comportamenti dolosi.

Quando rivolgersi a un avvocato specializzato?

Rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto del lavoro è spesso determinante per ottenere il giusto risarcimento. Ecco i casi principali in cui è consigliato:

1. Negazione della prestazione da parte dell’INAIL

Se l’INAIL rigetta la richiesta di indennizzo, un legale può assisterti nel ricorso amministrativo e, se necessario, in sede giudiziale.

2. Danno differenziale

Quando l’indennizzo INAIL non copre integralmente i danni subiti (danno biologico, morale, patrimoniale), è possibile chiedere un risarcimento integrativo al datore di lavoro.

3. Errori nella valutazione della percentuale di invalidità

Se ritieni che l’invalidità riconosciuta sia sottostimata, un avvocato può aiutarti a richiedere una nuova perizia o a impugnare il provvedimento.

4. Risarcimento per responsabilità civile

In caso di responsabilità del datore di lavoro o di terzi (fornitori, colleghi), un legale può avviare un’azione civile per danni.

Domande frequenti – FAQ

1. Chi è obbligato ad assicurarsi con l’INAIL?

Tutti i datori di lavoro che impiegano lavoratori dipendenti, inclusi apprendisti, soci di cooperative e lavoratori a domicilio.

2. Cosa succede se il datore di lavoro non ha versato i contributi INAIL?

Il lavoratore è comunque coperto grazie al principio dell’automaticità delle prestazioni.

3. L’assicurazione INAIL copre gli autonomi?

Solo alcune categorie di lavoratori autonomi (artigiani, coltivatori diretti, ecc.) sono coperte, ma è necessaria un’apposita iscrizione.

4. Posso ricevere sia l’indennizzo INAIL che il risarcimento danni?

Sì, se l’infortunio è dovuto a responsabilità del datore di lavoro, è possibile chiedere un danno differenziale.

5. Quanto tempo ho per fare ricorso contro una decisione INAIL?

Generalmente 60 giorni dalla notifica della decisione. Rivolgersi subito a un legale è essenziale per non perdere i termini.

6. L’infortunio in itinere è sempre coperto?

Non sempre. Deve esserci un nesso diretto tra il tragitto e l’attività lavorativa. Deviazioni ingiustificate possono escludere la copertura.

7. Se ho una polizza privata, posso cumularla con l’INAIL?

Sì, le polizze private non escludono la copertura INAIL e possono fornire ulteriori indennizzi.

Se hai subito un infortunio sul lavoro o una malattia professionale e hai dubbi sulla copertura INAIL o necessiti di assistenza legale, non esitare a contattare un avvocato esperto in diritto del lavoro.

Difendi la tua salute, il tuo futuro e i tuoi diritti.