Indice degli argomenti
- Cos’è la successione ereditaria?
- Quando si apre una successione
- Tempi per presentare la dichiarazione di successione
- Modalità per avviare la pratica di successione
- Costi della successione e suddivisione tra gli eredi
- Esempi di calcolo delle imposte di successione
- FAQ – Domande frequenti sulla successione ereditaria
Cos’è la successione ereditaria?
La successione ereditaria è il procedimento giuridico attraverso il quale il patrimonio di una persona defunta viene trasferito agli eredi. Questo patrimonio può comprendere beni mobili, immobili, denaro, diritti e obbligazioni.
Esistono due principali tipologie di successione:
- Successione legittima: in assenza di testamento, la legge stabilisce chi sono gli eredi e in quale misura.
- Successione testamentaria: quando il defunto ha lasciato un testamento valido che indica le sue volontà.
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Quando si apre una successione
La successione si apre nel momento del decesso della persona. Il luogo dell’apertura della successione è l’ultimo domicilio del defunto. Da quel momento, si attivano diritti e doveri per gli eredi, compresa la necessità di presentare la dichiarazione di successione.
Tempi per presentare la dichiarazione di successione
La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data del decesso. Tale dichiarazione deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate e contiene:
- Dati anagrafici del defunto e degli eredi
- Elenco dei beni ereditati
- Quote ereditarie
In caso di ritardo, sono previste sanzioni amministrative.
Leggi anche: Cosa succede se uno o tutti gli eredi non fanno la successione?
Modalità per avviare la pratica di successione
Raccolta della documentazione
✅ Certificato di morte
✅ Stato di famiglia del defunto e degli eredi
✅ Documenti relativi ai beni mobili e immobili
✅ Copia del testamento (se presente)
Redazione e invio della dichiarazione di successione tramite
✅ Portale dell’Agenzia delle Entrate
✅ Professionisti abilitati (notai, commercialisti)
Pagamento delle imposte (da versare contestualmente alla presentazione della dichiarazione):
✅ Imposte ipotecarie e catastali
Voltura catastale (obbligatoria per i beni immobili)
✅ Entro 30 giorni dalla presentazione della dichiarazione, è necessario aggiornare i dati catastali degli immobili ereditati.
Costi della successione e suddivisione tra gli eredi
I costi di una successione possono variare in base al valore del patrimonio e alla complessità della pratica.
I principali costi includono:
Imposte di successione
Le imposte variano in base al grado di parentela e al valore dell’eredità:
- Coniuge e parenti in linea retta (figli, genitori): 4% sull’importo eccedente 1.000.000 € per ciascun beneficiario
- Fratelli e sorelle: 6% sull’importo eccedente 100.000 € per ciascun beneficiario
- Altri parenti fino al quarto grado e affini fino al terzo grado: 6% senza franchigia
- Altri soggetti: 8% senza franchigia
Imposte su beni immobili
- Imposta ipotecaria: 2% del valore catastale dell’immobile
- Imposta catastale: 1% del valore catastale dell’immobile
- Per la “prima casa, entrambe le imposte sono fisse a 200 € ciascuna
Spese notarili o professionali
Variano in base alla complessità della successione
Suddivisione dei costi tra eredi
Tutti gli eredi sono tenuti in solido al pagamento delle imposte, in proporzione alla quota ricevuta. Tuttavia, si possono accordare diversamente tramite scrittura privata.
Inoltre, l’Agenzia delle Entrate può richiedere il pagamento dell’intero importo a un solo erede, che avrà poi diritto di rivalsa sugli altri.
Esempi di calcolo delle imposte di successione
Esempio 1: Coniuge erede unico
- Valore dell’eredità: 800.000 €
- Franchigia: 1.000.000 €
- Imposta di successione: 0 € (l’importo è inferiore alla franchigia)
- Imposte ipotecaria e catastale: 200 € ciascuna (se “prima casa”)
Esempio 2: Successione tra coniuge e figli
Mario decede lasciando un patrimonio di €500.000 (di cui €300.000 in immobili). Lascia la moglie e due figli. L’eredità viene così divisa:
- Moglie: 1/3 del patrimonio
- Figli: 1/3 ciascuno
Imposte applicate: franchigia di €1.000.000 per ciascun erede, nessuna imposta di successione dovuta.
Esempio 3: Successione tra fratelli
Giulia lascia un patrimonio di €200.000 a suo fratello.
La franchigia è di €100.000, quindi il fratello pagherà il 6% su €100.000, ovvero €6.000.
Esempio 4: Eredità immobiliare
Mario muore lasciando una casa di 200.000€, un conto di 50.000€ e due figli.
I figli ereditano al 50% ciascuno.
Pagheranno imposte ipotecarie/catastali, ma non imposta di successione (sotto franchigia di 1 milione €).
Esempio 5: Testamento con legato
Anna lascia il 70% del patrimonio al figlio e un legato di 30.000€ al nipote.
Il legato sarà tassato con imposta dell’8% (parentela di terzo grado), mentre il figlio gode della franchigia.
FAQ – Domande frequenti sulla successione ereditaria
Cosa succede se non si presenta la dichiarazione di successione?
Si incorre in sanzioni amministrative e interessi di mora.
Gli eredi possono rifiutare l’eredità?
Sì, tramite una dichiarazione di rinuncia all’eredità da fare presso un notaio o tribunale.
Quali beni sono esclusi dalla successione?
Le polizze vita, ad esempio, non rientrano nella successione ereditaria.
Si può impugnare un testamento?
Sì, se ci sono vizi di forma o lesione della [quota legittima](https://www.iuspopuli.it/avvocati/successioni-ereditarie/quota-di-eredita-legittima-diritti-degli-eredi-e-normative-vigenti/) degli eredi.
È obbligatorio rivolgersi a un notaio?
No, ma può essere utile per pratiche complesse o presenza di immobili.
E se gli eredi non sono d’accordo sulla divisione?
Si può procedere con una divisione giudiziale o con mediazione.
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