Affrontare un possibile caso di malasanità è un percorso complesso, che richiede competenze tecniche, conoscenza delle norme sulla responsabilità sanitaria e una valutazione medico-legale approfondita. Errori diagnostici, interventi chirurgici non riusciti, infezioni ospedaliere, ritardi nelle cure o mancanza di consenso informato possono provocare danni gravi e, in molti casi, evitabili. In queste situazioni, capire quando e come avviare una causa civile per malasanità è fondamentale per tutelare i propri diritti e ottenere un risarcimento adeguato.
Questo articolo offre una guida completa e aggiornata, utile sia per chi desidera informazioni preliminari sia per chi è pronto ad avviare un percorso legale. Troverai spiegato in modo chiaro come distinguere la vera malasanità da un semplice esito sfortunato, quali prove servono, come funziona il processo, quali sono i costi e in quali casi è possibile ottenere giustizia anche senza andare in tribunale.
✅ Cos’è la malasanità
La malasanità si verifica quando un paziente subisce un danno a causa di negligenza, imprudenza o imperizia da parte di medici, infermieri o strutture sanitarie. Può manifestarsi in diversi modi, come ad esempio:
- Diagnosi errate o tardive
- Errori chirurgici
- Prescrizione di farmaci sbagliati
- Infezioni contratte in ospedale
- Mancanza di consenso informato
- Ritardi nell’assistenza
- Negligenze durante il parto
È importante distinguere tra:
- Responsabilità contrattuale: quando il medico è stato scelto direttamente dal paziente
- Responsabilità extracontrattuale: quando il medico opera all’interno di una struttura sanitaria senza un rapporto diretto con il paziente.
Questa distinzione influisce sui termini di prescrizione e sulle modalità di azione legale.
✅ Quando attivare una causa civile per malasanità
Non ogni errore medico costituisce automaticamente un caso di malasanità.
È fondamentale attivare una causa civile solo quando si hanno fondati motivi per ritenere che vi sia stata una responsabilità da parte del personale sanitario.
Per poter procedere legalmente è necessario:
- Accertare il danno: deve esserci un danno alla salute fisico, psicologico o morale.
- Dimostrare la colpa: il danno deve essere conseguenza diretta di una condotta negligente.
- Stabilire il nesso causale: deve esserci una connessione tra l’errore medico e il danno subito.
✅ Fasi di una causa civile per malasanità
1. Raccolta documentale
Il primo passo consiste nel raccogliere tutta la documentazione sanitaria utile a ricostruire i fatti. Questo include:
- Cartelle cliniche
- Referti diagnostici (ecografie, TAC, risonanze, ecc.)
- Verbali operatori
- Prescrizioni mediche
- Lettere di dimissione
- Eventuali comunicazioni scritte con i medici o la struttura
È possibile richiedere copia ufficiale delle cartelle cliniche direttamente alla struttura sanitaria, che ha l’obbligo di fornirla entro 7-30 giorni dalla richiesta.
2. Consulenza legale
Una volta in possesso della documentazione, è fondamentale consultare un avvocato specializzato in responsabilità medica. Il legale:
- Analizza il caso
- Valuta se vi siano i presupposti per agire
- Spiega i possibili scenari giudiziari o extragiudiziari
- Suggerisce una strategia
La scelta dell’avvocato incide fortemente sull’esito della causa: optare per un professionista con esperienza specifica è cruciale.
3. Perizia medico-legale
L’avvocato affida la documentazione a un medico legale di fiducia per ottenere una perizia medico-legale. Questa è una valutazione preliminare di fondamentale importanza per:
- Stabilire la sussistenza di un errore
- Valutare l’entità del danno
- Quantificare il potenziale risarcimento
A volte è utile consultare anche specialisti della branca coinvolta (chirurghi, ginecologi, oncologi, ecc.).
4. Tentativo obbligatorio di conciliazione
Prima di agire in giudizio, è previsto un tentativo obbligatorio di risoluzione alternativa della controversia, attraverso:
- Mediazione civile (ex D.Lgs. 28/2010)
- Accertamento tecnico preventivo (art. 696 bis c.p.c.)
In entrambi i casi, un terzo neutrale cerca di facilitare un accordo tra le parti. Se il tentativo fallisce, si potrà procedere in tribunale.
5. Atto di citazione
Fallita la conciliazione, l’avvocato redige l’atto di citazione, documento con cui:
- Si espongono i fatti
- Si formulano le richieste (risarcimento danni)
- Si indicano le prove
L’atto viene notificato alla controparte (medico o struttura sanitaria) e depositato in tribunale.
6. Processo civile
Il giudizio civile si articola in diverse fasi:
- Udienza preliminare: il giudice verifica la regolarità dell’atto e ammette le prove
- Istruttoria: vengono sentiti testimoni, consulenti di parte (CTP) e nominato il consulente tecnico d’ufficio (CTU)
- Discussione finale: le parti esprimono le conclusioni
- Sentenza: il giudice si pronuncia sull’esistenza della responsabilità e sull’ammontare del risarcimento
7. Sentenza e risarcimento
Il giudice, sulla base delle risultanze processuali e della consulenza tecnica, può:
- Condannare il medico o la struttura al risarcimento dei danni
- Assolverli se non sussistono responsabilità
Il risarcimento può includere:
- Danno biologico
- Danno morale
- Danno patrimoniale (perdita di reddito, spese mediche, ecc.)
In caso di condanna, il giudice può stabilire anche il pagamento degli interessi e delle spese legali.
✅ Tempi di una causa civile per malasanità
La durata di una causa civile per malasanità può variare in base alla complessità del caso e alla procedura scelta:
- Conciliazione stragiudiziale: può risolversi in pochi mesi se le parti raggiungono un accordo.
- Accertamento Tecnico Preventivo (ATP): generalmente si conclude entro 6 mesi, ma può estendersi fino a un anno.
- Causa civile ordinaria: può durare dai 2 ai 5 anni, a seconda del carico di lavoro del tribunale e della complessità della vicenda.
- Eventuali appelli: ulteriori 1-3 anni
✅ Costi di una causa per malasanità
I costi di una causa civile per malasanità possono essere significativi e variano in base alla complessità del caso:
- Perizia medico-legale: 1.000 – 5.000 euro
- Compenso dell’avvocato: a forfait (da 2.000 a oltre 10.000 euro) o percentuale sul risarcimento ottenuto (10-30%)
- Spese processuali: tasse di iscrizione a ruolo, marche da bollo e compensi per i consulenti tecnici d’ufficio (possono essere a carico del soccombente)
👉 alcuni studi legali offrono la possibilità di un accordo con formula “a risultato”, ovvero nessun anticipo e compenso solo in caso di risarcimento.
✅ Prescrizione: entro quanto tempo agire
I termini di prescrizione per avviare un’azione legale per malasanità variano in base alla natura della responsabilità:
- Responsabilità contrattuale: 10 anni dalla data in cui il paziente ha avuto consapevolezza del danno.
- Responsabilità extracontrattuale: 5 anni dalla data in cui il paziente ha avuto consapevolezza del danno.
È fondamentale agire tempestivamente per non perdere il diritto al risarcimento.
✅ Consigli utili per affrontare una causa per malasanità
- Agisci tempestivamente: rispetta i termini di prescrizione per non perdere il diritto al risarcimento.
- Raccogli tutta la documentazione: conserva accuratamente tutti i documenti medici e le comunicazioni ricevute.
- Affidati a professionisti esperti: scegli un avvocato e un medico-legale specializzati in malasanità.
- Informati sui costi: chiedi preventivi e valuta la possibilità di pagamento a risultato.
- Considera la conciliazione: prima di intraprendere un’azione legale, valuta la possibilità di una soluzione stragiudiziale.
❓ FAQ – domande frequenti sulle cause civili per malasanità
Si può agire contro medici, strutture pubbliche, strutture private e compagnie assicurative.
Serve verificare se c’è stato un errore medico e se questo errore ha causato un danno. Un avvocato e un medico-legale possono determinare colpa e nesso causale.
Cartelle cliniche, referti, lettere di dimissione, prescrizioni, esami diagnostici, fotografie, testimonianze, comunicazioni con il personale sanitario.
Dipende dalla gravità del danno biologico, dalle conseguenze sulla vita quotidiana, dalla perdita di reddito e dalle spese mediche. Una perizia medico-legale è essenziale per stimarlo.
Sì, le cause di malasanità richiedono competenze tecniche specifiche e la capacità di interfacciarsi con CTU, CTP e periti medici.
Sì, ma la convenienza dipende dal rapporto costi/benefici. Valuta con un avvocato.
Sì, la causa può essere intrapresa contro l’assicurazione o l’ente di riferimento.
Potresti dover pagare le spese processuali della controparte. È fondamentale una valutazione preliminare accurata.
5 o 10 anni a seconda della natura della responsabilità. Un avvocato può verificare esattamente da quando decorrono i termini.
Sì, tramite conciliazione, mediazione o Accertamento Tecnico Preventivo. Spesso questa è la via più rapida.
I costi variano in base alla complessità del caso e possono includere onorari dell’avvocato, compensi del medico-legale e spese processuali. Alcuni studi legali offrono la possibilità di pagare solo in caso di esito positivo.
Generalmente 1.000–5.000 €. Il costo varia in base alla complessità del caso e al numero di specialisti coinvolti.
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