Pignoramento: guida completa su procedure, normative e difese efficaci

Il pignoramento rappresenta una delle principali misure di esecuzione forzata previste dall’ordinamento giuridico italiano.

Spesso associato a situazioni di sovraindebitamento o insolvenza, il pignoramento è una procedura legale che consente a un creditore di recuperare un credito non pagato attraverso l’espropriazione forzata dei beni del debitore.

Comprenderne il funzionamento è essenziale non solo per chi rischia di subire la procedura, ma anche per chi intende attivarla in modo corretto ed efficace.

Nel 2025 il tema è ancora più rilevante, poiché l’evoluzione normativa e le recenti riforme del codice di procedura civile hanno modificato obblighi, tempi e responsabilità sia per i creditori sia per i debitori. Per questo motivo, chi si trova coinvolto in un pignoramento — o teme di poterlo subire — deve conoscere i passaggi chiave della procedura, i limiti previsti dalla legge, le possibili strategie difensive e il ruolo determinante dell’avvocato esperto in esecuzioni forzate.

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Cos’è il pignoramento?

Il pignoramento è l’atto con cui ha inizio l’espropriazione forzata dei beni del debitore.

Consiste in un’ingiunzione dell’ufficiale giudiziario che intima al debitore di astenersi dal compiere atti diretti a sottrarre alla garanzia del credito i beni indicati. Questi beni vengono vincolati per soddisfare il credito vantato dal creditore.

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Tipologie di pignoramento

  • Pignoramento mobiliare: Avviene sui beni mobili del debitore, come mobili, veicoli o altri oggetti di valore. L’ufficiale giudiziario si reca presso il domicilio del debitore per individuare e sequestrare i beni da pignorare
  • Pignoramento immobiliare: Riguarda beni immobili come case o terreni e richiede una procedura più lunga e complessa rispetto a quella mobiliare.
  • Pignoramento presso terzi: Avviene quando il creditore aggredisce crediti o beni del debitore che sono in possesso di terzi. Tipicamente applicato a stipendi, pensioni, conti correnti e crediti vantati dal debitore. Dal 22 giugno 2022, la riforma dell’art. 543 c.p.c. impone al creditore di notificare l’avvenuta iscrizione a ruolo anche al debitore e al terzo presso cui si trova il bene o il credito pignorato, pena l’inefficacia del pignoramento.

Nel caso del pignoramento presso terzi, è importante sapere che:

  • Il terzo (es. datore di lavoro) è obbligato a trattenere e versare le somme pignorate.
  • In caso di inadempimento, il terzo può diventare responsabile in solido del debito.
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Fasi del procedimento di pignoramento

1. Titolo esecutivo e atto di precetto

Il creditore deve essere munito di un titolo esecutivo (ad esempio, una sentenza o un decreto ingiuntivo) e notificare al debitore un atto di precetto, concedendogli un termine di 10 giorni per adempiere spontaneamente.

2. Notifica dell’atto di pignoramento

Trascorso il termine senza pagamento, l’Ufficiale Giudiziario notifica l’atto di pignoramento, indicando i beni da sottoporre a esecuzione e intimando al debitore di non disporne.

3. Trascrizione e iscrizione a ruolo

Nel caso di pignoramento immobiliare, l’atto deve essere trascritto presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari. Successivamente, il creditore iscrive la procedura a ruolo presso il tribunale competente.

4. Istanza di vendita e udienza

Il creditore presenta l’istanza di vendita dei beni pignorati. Il giudice fissa un’udienza per l’audizione delle parti e decide sulle modalità di vendita. Se l’istanza non viene presentata entro 45 giorni dal pignoramento, la procedura si estingue.

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Il ruolo del Giudice e dell’Ufficiale Giudiziario

  • Giudice dell’esecuzione: coordina le fasi della procedura, autorizza la vendita dei beni, decide sulle opposizioni.
  • Ufficiale giudiziario: esegue materialmente il pignoramento, redige i verbali, notifica gli atti.

Costi del pignoramento

I costi possono includere:

  • Spese legali
  • Compenso per l’ufficiale giudiziario
  • Spese di pubblicità e asta (nel caso di pignoramento immobiliare)
  • Diritti di cancelleria

Questi oneri, in genere, sono a carico del debitore ma anticipati dal creditore.

Limiti alla pignorabilità

La legge prevede alcune limitazioni a tutela del debitore. Ai sensi dell’art. 545 c.p.c., non possono essere pignorati i beni indispensabili per la vita quotidiana:

  • Crediti alimentari, salvo autorizzazione del giudice.
  • Sussidi di grazia o di sostentamento.
  • Assegni familiari e somme destinate al mantenimento o alla maternità.
  • Pensioni e indennità per invalidità civile.

Sono parzialmente pignorabili:

  • Lo stipendio nei limiti di un quinto
  • La pensione, per l’importo eccedente il doppio dell’assegno sociale.
  • I conti correnti contenenti solo stipendi o pensioni hanno tutele specifiche (es. impignorabilità entro il triplo dell’assegno sociale).
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Come difendersi dal pignoramento

1. Opposizione all’esecuzione

Se il debitore ritiene che il pignoramento sia illegittimo, può presentare opposizione entro 20 giorni.

2. Istanza di sospensione

Richiesta al giudice di sospendere temporaneamente la procedura in presenza di validi motivi.

3. Concordato o saldo e stralcio

Il debitore può proporre un accordo economico per evitare l’esecuzione.

4. Accesso a procedure di sovraindebitamento (Legge 3/2012)

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Normative di riferimento

  • Art. 492 c.p.c.: Definisce la forma del pignoramento e le ingiunzioni al debitore.
  • Art. 543 c.p.c.: Disciplina il pignoramento presso terzi.
  • Art. 545 c.p.c.: Stabilisce i limiti alla pignorabilità di stipendi, pensioni e altri crediti.
  • Art. 495 c.p.c.: Regola la conversione del pignoramento.

FAQ – Domande frequenti sul pignoramento

Quanto tempo passa tra il precetto e il pignoramento?

In genere devono trascorrere almeno 10 giorni dalla notifica del precetto, ma non più di 90 giorni, altrimenti il precetto perde efficacia e il creditore deve notificarlo nuovamente. Tuttavia, i tempi reali dipendono dalla disponibilità dell’ufficiale giudiziario e dalla complessità del caso.
Perché è importante? Perché in questa finestra temporale è ancora possibile agire in modo strategico, proporre accordi o presentare opposizioni.
Consiglio pratico: se stai chiedendo “cosa posso fare subito dopo aver ricevuto un precetto?”, contattare un avvocato esperto in esecuzioni forzate è fondamentale per evitare il pignoramento.

Cosa rischio se ignoro la notifica di un pignoramento?

Ignorare l’atto di pignoramento non lo rende nullo: la procedura proseguirà comunque.
Tra le conseguenze più comuni:
• Blocco parziale dello stipendio o della pensione
• Impossibilità di prelevare dal conto corrente
• Sequestro di beni mobili
• Avvio del pignoramento immobiliare e vendita all’asta
• Aumento di costi e interessi a carico del debitore
Nota: evitare o rinviare il problema peggiora la situazione, soprattutto se i beni sono di valore o se il reddito è l’unica fonte di sostentamento.

È possibile annullare un pignoramento già avviato?

Sì, in alcuni casi è possibile ottenere l’annullamento o la sospensione del pignoramento. Le opzioni più frequenti includono:
Opposizione agli atti esecutivi, se l’atto presenta vizi formali
Opposizione all’esecuzione, se il debito non è dovuto o è già stato pagato
Istanza di conversione, per sostituire i beni pignorati con una somma di denaro rateizzabile
Saldo e stralcio con il creditore
Sovraindebitamento tramite piano del consumatore o liquidazione controllata
A seconda della tua situazione, un avvocato può valutare quale strumento è più rapido ed efficace.

Il pignoramento dello stipendio può superare un quinto?

La regola generale è il limite del 20% (un quinto), ma esistono eccezioni:
• Se ci sono più pignoramenti sullo stipendio, ciascuno può aggiungersi fino ai limiti previsti
• Per debiti fiscali, l’Agenzia delle Entrate segue una soglia diversa, basata sull’importo dello stipendio
• Per alcuni tipi di crediti alimentari, il giudice può autorizzare trattenute più elevate
Risultato: in alcuni casi il prelievo può superare un quinto, ma deve sempre essere autorizzato dal giudice e rispettare i minimi vitali.

Possono pignorarmi il conto corrente anche se contiene solo lo stipendio?

Sì, ma solo entro limiti precisi.
• Se il pignoramento è anteriore all’accredito dello stipendio, il conto è pignorabile per intero.
• Se il pignoramento è successivo, la legge tutela una parte del saldo: fino al triplo dell’assegno sociale è impignorabile.
Caso reale ricorrente: conto con unico accredito mensile dello stipendio → tutela parziale certa.
Un avvocato può verificare se la banca ha applicato correttamente la normativa.

Cosa può pignorare l’ufficiale giudiziario dentro casa?

L’ufficiale giudiziario può pignorare beni mobili di valore:
• elettrodomestici di pregio
• gioielli
• strumenti tecnologici
• mobili di valore
Non può invece pignorare beni indispensabili per la vita quotidiana (ad es. frigorifero, lavatrice, letto).
Nota importante: se un bene si trova in casa tua, la legge presume che sia tuo. Per evitarne il pignoramento, possono servire documenti che dimostrino la proprietà di terzi (fattura, scontrino nominativo, contratto di comodato).

Possono pignorarmi la casa anche se è l’unica che possiedo?

Sì, il creditore privato può pignorare anche la prima casa. L’unico limite riguarda l’Agenzia delle Entrate, che non può pignorare l’abitazione principale se è l’unico immobile del debitore e ha determinati requisiti.
Con un creditore privato, invece, il pignoramento immobiliare è sempre possibile se i debiti sono significativi.
Un avvocato può valutare se esistono strumenti per evitare la vendita all’asta (saldo e stralcio, conversione, sovraindebitamento).

Come funziona la riforma dell’art. 543 c.p.c. sul pignoramento presso terzi?

La riforma ha introdotto l’obbligo di notificare l’iscrizione a ruolo anche al debitore e al terzo (es. datore di lavoro, banca).
Senza questa notifica, il pignoramento è inefficace.
Questo passaggio ha aperto molte possibilità difensive: un avvocato può verificare rapidamente se le notifiche sono corrette e se è possibile chiedere la revoca del pignoramento.

Qual è la soluzione migliore per fermare un pignoramento se non posso pagare?

Le soluzioni più efficaci quando non è possibile saldare il debito immediatamente sono:
1) Sovraindebitamento con piano del consumatore (molto utile per privati e famiglie)
2) Saldo e stralcio
3) Conversione del pignoramento in rate
4) Opposizione, se ci sono vizi o errori procedurali
La scelta dipende dalla tua capacità economica e dal tipo di debito.

Cosa posso fare se il mio stipendio è già pignorato e mi arriva un secondo pignoramento?

In caso di più pignoramenti:
– le trattenute non possono mai superare determinati limiti
– c’è un ordine di priorità tra le procedure
– alcuni crediti (es. alimentari) prevalgono su altri
Un avvocato può verificare se la trattenuta applicata è corretta e se vi sono margini per ridurla.

Si può rateizzare il pignoramento?

Sì, tramite conversione del pignoramento (art. 495 c.p.c.).
Il debitore deposita una somma iniziale e poi versa rate mensili per sostituire i beni pignorati con il pagamento.
È uno strumento molto efficace per evitare la vendita all’asta e gestire il debito.

Gli eredi possono subire il pignoramento per i debiti del defunto?

Sì, ma solo se accettano l’eredità senza beneficio di inventario.
Se accettano con beneficio di inventario, rispondono dei debiti solo nei limiti del valore dei beni ereditati.
In alcuni casi conviene rinunciare completamente all’eredità.

Conclusione

Il pignoramento è una procedura complessa, che può incidere in modo significativo sul patrimonio, sul reddito e sulla stabilità economica di una persona o di un’impresa. Conoscere le regole, le tutele e le possibili difese è essenziale per affrontare la situazione con consapevolezza e senza farsi trovare impreparati. Ogni caso è diverso e richiede una valutazione personalizzata, soprattutto alla luce delle recenti riforme del codice di procedura civile.

Affidarsi a un avvocato esperto in pignoramenti ed esecuzioni forzate permette di individuare rapidamente la strategia più efficace: prevenzione del pignoramento, sospensione della procedura, accordi di pagamento, opposizioni o soluzioni di sovraindebitamento.

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